GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Mechelli si è dimesso: "Non mi piace il clima di questo consiglio"

Il presidente dell’assise comunale: "C’è un’asprezza diffusa, un muro contro muro senza un dibattito propositivo. E la modifica al regolamento non m’è andata giù".

Lino Mechelli, era presidente del conisiglio comunale, ma si è dimesso

Lino Mechelli, era presidente del conisiglio comunale, ma si è dimesso

Sono arrivate come un fulmine a cielo non proprio sereno, forse è meglio dire nuvoloso, ieri di buon mattino, senza annunci ma con uno stringato avviso diffuso dal diretto interessato, le dimissioni di Lino Mechelli dalla carica di presidente del Consiglio Comunale.

Una mossa che in molti davano per certa nel periodo della crisi di maggioranza dello scorso marzo ma che ora era lontana dai pensieri di tutti. Ma non di Mechelli, evidentemente, che le meditava da qualche tempo. La lettera protocollata recita: "Spiacente comunicare la decisione delle mie dimissioni con effetto immediato. Confermo il rigoroso rispetto delle istituzioni; ponendomi sempre al servizio, ho sempre preferito la libertà, felicità e serenità all’incarico, quindi per fatto personale assumo la decisione di lasciare. Ringrazio della preziosa collaborazione e rispetto di tutti i consiglieri, sapendo di aver garantito la puntuale imparzialità. Un saluto e un ringraziamento ai dipendenti comunali, particolarmente allo staff della Presidenza".

Abbiamo chiesto all’ormai ex presidente se ci fosse stata una causa scatenante: "Non c’è un fatto specifico di questi giorni – ci risponde Mechelli – ma piuttosto è qualche tempo che sono sorte delle difficoltà per il ruolo che ricoprivo. Il consiglio comunale soffre di una asprezza diffusa, c’è un muro contro muro tra maggioranza e minoranza, non c’è un dibattito davvero propositivo. Un clima politico chiamiamolo… frizzante, per usare un eufemismo, che non fa bene alla città e in cui non mi ritrovo. Per cui, per togliere ogni condizionamento al mio modo di essere, ho ritenuto meglio dimettermi. Come ho scritto nella lettera, serenità, felicità e libertà sono tre parole chiave che da qualche tempo non avevo e che ora per me ricominciano".

La situazione tra i banchi dei consiglieri per Mechelli insomma si era fatta troppo tesa e pesante, anche se non è solo da ieri che è così, ma praticamente dall’inizio del mandato. C’è quindi qualcosa che ultimamente ha aggravato la situazione.

Prosegue Mechelli: "Un fatto recente che esemplifica il tutto è stata la storia della modifica al regolamento del Consiglio Comunale stesso, una faccenda che non mi è piaciuta e che ho subìto mio malgrado. Il regolamento fu fatto circa vent’anni fa, e fu frutto di lungo lavoro, al quale contribuii anch’io, e all’epoca fu fatto tutelando i diritti dell’opposizione, ma senza guardare a chi fossero le parti". "Ora che si sono invertite – prosegue l’ex presidente – rimaneva valido, quindi mi spiace ci sia stato un tentativo da parte della maggioranza di limitare il dibattito, seguito poi da un dietro front. La maggioranza ha già dalla sua i numeri, non aveva bisogno di limitare il dibattito".

Le dimissioni non sono quindi collegate alla crisi di febbraio: "No, non lo sono. E aggiungo che rimango consigliere e risponderò agli elettori, ascolterò i cittadini. Non è in discussione l’adesione alla maggioranza, ma intendo far valere il valore del confronto con una precisa distinzione tra il governare e il comandare". Insomma, con Gambini ma… non troppo.

E ora? Nella prossima seduta, la cui data ancora non è stata programmata, dovrà essere eletto dai consiglieri il successore.