L’idea di un parcheggio multivello fuori terra in via della Liberazione non è solo discutibile, ma, per qualcuno con l’occhio tecnico è perfino inattuabile. Lo stesso si potrebbe dire dell’altra ipotesi per cui il Comune valuterebbe di fare un altro parcheggio sopraelevato in piazza Carducci. Prima di entrare nel dettaglio c’è da dire che le proposte sommarie di cui si parla sono quelle fatte ieri dai tecnici di Aspes e di Pesaro Parcheggi al sindaco Andrea Biancani, interessato a ridurre la fame di parcheggi che c’è in città. Ma nella zona del vallato vale più il vincolo del restauro conservativo?
E poi da persona della strada, ci verrebbe da chiedere: perché non fare una struttura del genere in via dell’Acquedotto? I motivi abbondano. Primo perché non si porrebbe il problema di una temeraria aggressione alle mura roveresche. Secondo si eviterebbe il doloroso rimaneggiamento del viale alberato – secolare e protetto per legge – che lì vive e ingentilisce il passaggio verso la zona porto. Da via dell’Acquedotto poi ospedale, stazione e centro storico possono essere raggiunti sia a piedi che con un eventuale servizio navetta.
Per chi ha un occhio tecnico, come Giovanni Dallasta – geometra, consigliere regionale Forza Italia con più di una consiliatura alle spalle – le ipotesi ventilate al sindaco sono addirittura inattuabili. "Siamo contenti che Biancani abbia iniziato a ragionare su strutture multipiano perché da tempo crediamo che possano essere una soluzione vera – osserva Dallasta anche a nome del gruppo consiliare di Forza Italia in Comune –. Ma diciamolo subito: è evidente che questo non è realizzabile in nessuna delle due opzioni fatte perché, semplicemente non ci sono gli spazi. Se manteniamo le distanze dalle mura roveresche quello che rimane non consente di fare un parcheggio sopraelevato. Ogni macchina ha bisogno di almeno 35 metri quadrati tra spazi di manovra e parcheggio. Anche se fai tre piani, non ricavi tanti posti perché ogni piano ha scarsa superficie. circa 15 posti a piano. Per assurdo le cose migliorerebbero aumentando il numero di piani: ma quanti ne dovresti fare? Pura follia visto che si andrebbero a coprire le mura". Idem per piazzale Carducci: "E’ lungo 100 metri esatti, largo 50. Ma ce la vedreste una struttura da quattro piani tra le villette liberty?". Dallasta e i forzisti hanno delle controproposte: "Perché non valutare un multipiano a Porta Cappuccina?".
Levata di scudi anche da Legambiente Pesaro. "Ancor prima di scatenare una tutela del verde presente e del valore architettonico legato alle mura, direi che l’idea è strana. A dir poco – commenta Rosalia Cipolletta, presidente del Circolo Ragusello di Legambiente –. Anche perché quando si realizzano parcheggi di conseguenza si aumenta il carico di traffico. L’operazione quindi non farebbe che aggravare due aree già congestionate andando ad incidere sulla qualità dell’aria, già fin troppo appesantita da smog". La città della bicicletta dove avveleniamo i ciclisti. "Meglio tenerci gli alberi – conclude Cipolletta – e fare parcheggi nel cerchio esterno al centro storico da collegare con le navette. Vedi quanto è stato fatto con il San Decenzio di via Mirabelli".