REDAZIONE PESARO

‘Novecento’, va in scena un grande classico

Al teatro Sperimentale di Pesaro, da giovedì 16 a domenica 19 dicembre, si alza il sipario per l’appuntamento della stagione di prosa

Chiude in bellezza la stagione di prosa del 2021 curata da Amat in collaborazione con il Comune di Pesaro. Infatti al teatro Sperimentale di Pesaro Da giovedì 16 a domenica 19 dicembre andrà in scena un grande classico: "Novecento" di Alessandro Baricco. Inizio spettacoli feriali alle 21, sabato alle 19, domenica alle 17.

L’ultimo appuntamento dell’anno con il teatro è con la magistrale interpretazione di Eugenio Allegri diretto da Gabriele Vacis.

"Novecento c’est moi" dice Eugenio Allegri, che da più di un quarto di secolo dà vita al suo Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, il "pianista sull’oceano", avendo incantato oltre duecentocinquantamila spettatori con il monologo cult di Alessandro Baricco, messo in scena nel 1994 per la regia di Gabriele Vacis. Allegri torna a ridare vita al suo personaggio più emozionante, il musicista jazz che dal transatlantico Virginian non scende mai e da lì riesce a cogliere l’anima del mondo. "Novecento" è l’alter ego ideale, l’incantatore dei desideri, il meraviglioso protagonista di una storia senza confini. E lo spettacolo ritrova quegli andamenti musicali della parola, quei gesti surreali, quelle evocazioni magnetiche che lo resero, al debutto, apprezzato dalla critica e amato dal grande pubblico. Dunque quella di Pesaro è una ghiotta occasione per osservare da vicino il lavoro di un attore straordinario che già aveva calcato il palco della nostra città, al Teatro Rossini tanti anni fa. Collaudata dal tempo e dalle repliche, la vicenda leggendaria del grande pianista jazz che vive in simbiosi con il piroscafo sul quale è cresciuto, incapace di staccarsene, è diventata un classico. Nella stagione 2018-2019 lo spettacolo ha raccolto straordinari consensi. Dapprima un’accoratissima standing ovation al Print Room at the Coronet Theatre di Londra e, in seguito un grande successo al teatro Eliseo di Roma, con oltre 7000 spettatori in 2 settimane di repliche. Lì è stato rappresentato per l’ultima volta due anni fa sono. Da lì lo spettacolo è ripartito per una nuova tournée, dopo il Covid. Continua a essere una "bella storia che vale la pena di raccontare", ancora capace di commuovere e divertire. Dice Allegri.

Negli anni a cavallo delle due guerre mondiali, abbandonato sulla nave dai genitori e ritrovato sopra un pianoforte da un marinaio, Novecento trascorre tutta la sua esistenza a bordo del Virginian, senza trovare mai il coraggio di scendere a terra. Impara a suonare il pianoforte e vive di musica e dei racconti dei passeggeri. Sul grande transatlantico, Novecento riesce a cogliere l’anima del mondo. E la traduce in una grande musica jazz.

Apparentemente il monologo è semplicemente per un attore, in realtà a lavorarci sono in molti. Baricco consegna il copione di Novecento in due trances, una in gennaio e l’altra nel marzo del 1994. In quel tempo Vacis e Allegri iniziano a leggere le pagine, a dirlo ad alta voce, a trovare i modi, a pensare alle atmosfere. Vacis comincia ad elaborare la sua regia. Allegri è un prestigiatore della parola e del ritmo, una miriade di maschere che si destreggiano tra gesto e voce. Tutti i personaggi prendono vita in un solo corpo: la poetica di un attore. Grazie ad Allegri la figura narrata di Novecento prende forma nell’uomo che ricorda a noi tutti il coraggio dell’esistenza.

La scenofonia dello spettacolo, una produzione Art Quarium Società Cooperativa, è di Roberto Tarasco, luci e fonica sono di Alessandro Bigatti, Cristian Zucaro, Loris Spanu, collaborazione alla realizzazione dei costumi Elena Gaudio.

Info. 0721 387548.

b.t.