"Ti amo, ma se non stai con me ti ammazzo". "Se non torni con me, allora moriamo tutti e due". Parole deliranti, minacciose, che l’avevano terrorizzata al punto da rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare il suo ex marito, un 55enne falegname residente in provincia di Ancona. Finito a processo per stalking, ieri l’imputato è stato condannato con rito abbreviato a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Il pm Maria Letizia Fucci aveva chiesto un anno in meno. I fatti risalgono all’anno scorso.
La donna, una sarta 55enne originaria di Mondavio, decide di lasciare il marito. Si trasferisce a Mondavio per ricominciare da capo la sua vita. Senza l’ex. Il quale però non ne vuol sapere di perdere la moglie. E decide di provare in tutti i modi a riallacciare il loro rapporto. Peccato che oltrepassi il lecito. Comincia a mandare messaggi. D’amore, ma anche di odio. Di passione e di ossessione. E così il tenore che ne esce fuori è delirante. "Ti amo e se non stai con me ti ammazzo", scrive alla ex. "Se non torni da me, allora moriremo tutti e due". E intanto la segue, la pedina, controlla con chi sta, con chi esce e frequenta. Atti e parole che la donna prende molto sul serio. E si spaventa. Ogni giorno di più. Fino a quando decide di mettere un alt alle persecuzioni del coniuge. Lo denuncia. E lui finisce indagato dalla procura di Pesaro per stalking. Il fascicolo approda a processo. Lui sceglie il rito abbreviato. E ieri è stato condannato. La ex, costituita parte civile, si è vista riconoscere 9mila euro di risarcimento danni dal gup Giacomo Gasparini. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Donnino Donnini, ha già annunciato appello. "In questa vicenda, c’è solo violenza verbale – ha commentato il legale – nessuna aggressione fisica. E lo ribadiremo anche in appello".
e. ros.