Olga Nazari, non vaccinata in subintensiva a Pesaro: "Avevo paura, ora non respiro"

La quarantenne racconta il suo incubo: "Facevo i tamponi per il Green pass, ho scoperto di essere positiva, poi sempre peggio"

Olga Nazari ricoverata nel reparto di terapia subintensiva (foto Luca Toni)

Olga Nazari ricoverata nel reparto di terapia subintensiva (foto Luca Toni)

Pesaro, 12 dicembre 2021 - "Non sono no vax. Semplicemente non mi sono vaccinata perché sentivo e leggevo notizie troppo contrastanti". Ora è su un letto del reparto di terapia subintensiva dell’ospedale San Salvatore. Lei è Olga Nazari, quarant’anni e nessuna malattia prima d’ora. Niente di pregresso, insomma, niente di niente. Vive a Lucrezia di Cartoceto e fa la commessa a Fano.

Covid Marche: ultimo bollettino. Incidenza tripla tra i non vaccinati

Olga Nazari ricoverata nel reparto di terapia subintensiva (foto Luca Toni)
Olga Nazari ricoverata nel reparto di terapia subintensiva (foto Luca Toni)

Terza dose: quando farla e quando fa effetto - Vaccino bambini da 5 a 11 anni: i consigli dell'Iss e le 5 fake news da sfatare 

Olga, partiamo da quando ha scoperto di avere il Covid. "L’ho scoperto lunedì 29 novembre con un tampone rapido fatto alla farmacia Gamba di Fano". Ha fatto il tampone perché aveva i sintomi? "Dal giorno precedente, la domenica, avevo un po’ di febbre. Ma non pensavo al Covid. Il tampone l’ho fatto per il Green pass". Era tra quelli che fanno i tamponi ogni 48 ore, insomma. "Esatto". E quel giorno, il lunedì, scopre di avere il Covid. Nei giorni successivi come stava? "Ho continuato ad avere la febbre: 39, anche 40. Ho chiamato il mio medico che mi ha indicato la terapia da seguire". Cosa le ha prescritto? "Cortisone, antibiotici e vitamine". Poi cos’è successo? "Martedì scorso ho iniziato ad avere problemi di respirazione, i valori della saturazione non andavano bene. Ho richiamato il medico e mi hanno mandato una visita a casa. A quel punto, vista la situazione, mi hanno ricoverato a Fano e poi trasferito qui, a Pesaro". Cosa ricorda di quei momenti? "Non riuscivo a respirare, appena mi alzavo rischiavo di svenire. Potevo stare solo sdraiata. Mi sono ritrovata in ambulanza alle 4 del mattino". Ora come sta? "Insomma, non ancora bene. Non riesco a respirare da sola". Torniamo alla decisione di non vaccinarsi. Ma perché? "Per paura, per le informazioni che arrivavano, non perché sono no vax". Ma dove si informava? "Internet, soprattutto, e anche la televisione. Le informazioni sono contrastanti. E tutto ciò mi faceva paura". I suoi familiari sono vaccinati? "Il mio compagno si è vaccinato subito, mio figlio che ha 19 anni si vaccinerà nei prossimi giorni". Se lei potesse tornare indietro? "Mi vaccinerei, certo. La vita è troppo preziosa, non si può arrivare fino a qui, dove sono adesso". Quindi si vaccinerà una volta uscita da qui, quando sarà trascorso il tempo necessario? "Assolutamente sì". A questo punto crede che le norme italiane molto stringenti sul Green pass siano giuste? "No, quella mi sembra una forzatura eccessiva. Si è quasi costretti".