
Nessuna preoccupazione per l’inizio del nuovo anno universitario da parte degli studenti che si preparano a frequentare, nella nuova sede pesarese di via Petrarca, i tre corsi laurea in Sistemi Industriali e dell’Informazione, Ingegneria per la sostenibilità industriale e la Laurea Magistrale in Green industrial engineering dell’Università Politecnica delle Marche. "Certo, gli spazi sono ristretti ma rendono anche più facile lo svolgimento delle lezioni. Si crea un rapporto più umano con i professori, situazione che poi si riflette anche nei risultati durante l’anno universitario rendendo l’atmosfera più serena e vivibile – dicono i due studenti Ilaria e Andrea, entrambi al primo anno di Ingegneria per la Sostenibilità Industriale –. Un mondo interessante ma, chiaramente, più difficile rispetto al liceo – continua Andrea, ex studente dello Scientifico e residente a Candelara -. Ho scelto di studiare qui sia per il corso di laurea e sia per la comodità di avere l’Università a poca distanza da casa, per ora non prevedo di cambiare facoltà e il fatto che quella del polo pesarese sia un’Università più piccola ci darà sicuramente modo di interagire con i professori senza grossi impedimenti, che invece non mancano mai in Università più grandi e con tanti studenti".
A condividere il pensiero degli studenti sono anche le due professoresse Margherita Carletti, dell’Università di Urbino ed insegnante di Analisi, e Chiara de Fabritiis che insegna anche Geometria ad Ancona e che dice di aver notato una grande qualità studentesca anche negli scorsi anni a Pesaro Studi: "Ci interfacciamo ogni anno con studenti preparati, studiosi e con un corso di laurea che propone una grande qualità scientifica, combinata ad un’attenzione particolare agli studenti in tutte le loro fasi di apprendimento. La città, rispetto alle metropoli, offre una qualità della vita differente e un servizio che poi, come abbiamo visto anche gli scorsi anni con ottimi risultati, si trasferisce direttamente agli studenti".
Ora, l’ultima cosa da definire, saranno le corse universitarie per il trasporto degli studenti in un quartiere periferico come quello di Muraglia, nuova sede del polo universitario. "Effettivamente manca un collegamento dedicato solo all’Università tenendo conto degli orari che fanno i ragazzi e le ragazze che frequentano il polo – dicono le due professoresse –. Per ora sono attive le corse di linea (come la Cd) che però hanno orari non adeguati agli studenti, servirebbe – concludono – delle corse create ad hoc per loro". E su questo, ancora nessuna novità ma è possibile che con l’aumentare della domanda ci saranno soluzioni alternative a quello che si presume possa, già dalle prossime settimane, diventare un problema serio per chi frequenta il polo universitario di Muraglia.