
Pd, l’attacco a Ricci. Bomprezzi: "Lui guida la minoranza interna. Isoli chi rema contro"
"Matteo Ricci è un amministratore prezioso, ma una parte significativa della sua corrente continua a destabilizzare il partito regionale. È bene che isoli questi comportamenti". A dirlo è Chantal Bomprezzi, segretaria marchigiana del Pd, il cui intervento certifica l’alta tensione all’interno dei dem. Tutto nasce da quanto raccontato ieri dal Carlino: qualche tempo fa alcuni rappresentanti del Pd hanno chiesto e ottenuto un incontro a Roma con la segretaria Elly Schlein nel corso del quale hanno apertamente criticato come la Bomprezzi ha gestito il partito dal momento della sua elezione (un anno fa) a oggi.
"L’incontro mi è stato riferito dalla segretaria Schlein – racconta la Bomprezzi –. Un incontro chiesto dal consigliere regionale Maurizio Mangialardi e al quale mi risulta che abbiano partecipato anche Anna Casini, Micaela Vitri e Manuela Bora (secondo altre ricostruzioni, all’incontro hanno partecipato fisicamente a Roma Mangialardi e la Casini, da remoto la Vitri, la Bora, Biancani e Cesetti, ndr). Ecco – prosegue la segretaria regionale – voler continuamente delegittimare il lavoro che facciamo è un fatto gravissimo e dannoso. Grave soprattutto in questo momento in cui tanti segretari di circolo e provinciali, oltre e tantissimi volontari, si stanno impegnando per affrontare le imminenti elezioni. Non è giusto remare sempre contro".
E perché lei fa riferimento a Ricci?
"Perché lui è un dirigente nazionale, è il vero capo della minoranza congressuale, sa quanto è faticoso il nostro ruolo e non può più pensare che queste iniziative non nuocciano. È ora di dire basta e di isolare certi atteggiamenti distruttivi".
Le contestano di aver inciso poco e di aver accentuato le divisioni tra maggioranza e minoranza del partito emerse dal congresso. Cosa risponde?
"Non è cosi. La mia maggioranza congressuale è cambiata. Ora è più solida e molto più ampia. E questo è merito di un lavoro serio e unitario. Lo dimostrano le varie iniziative fatte sul territorio, partecipate e piene di entusiasmo, per esempio il Forum sulle aree interne che si è tenuto sabato in provincia di Macerata con la partecipazione, tra gli altri, dell’ex commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini".
Michela Bellomaria, leader della minoranza, si è dissociata dall’incontro a Roma con la Schlein ma vuole un maggior coinvolgimento e, a tal fine, le chiede anche un incontro (vedi servizio accanto).
"La Bellomaria è stata la prima a contestare questa azione e mi fa piacere. Prendo atto della sua richiesta di un confronto, credo vada fatto prima di tutto in direzione regionale affrontando quanto è accaduto".
In tutto questo caos, come si inserisce l’accordo pesarese per la candidatura di Biancani a sindaco, tra Ricci e Ceriscioli, che è stato un suo sostenitore al congresso regionale?
"Ceriscioli va preso ad esempio: pur essendo minoranza a Pesaro, ha lavorato per l’unità del partito. Spero che la minoranza regionale faccia altrettanto".
Le regionali sono lontane, ma l’ipotesi della candidatura di Ricci contro Acquaroli come la vede?
"E’ presto. Adesso dobbiamo pensare alle amministrative e alle europee. Poi lavorare sulla nostra proposta e sulle alleanze. I nomi sono l’ultima cosa".
Roberto Fiaccarini