
La barca va? Non tanto. Bando di gara in mano e faccia scura: tariffe triplicate rispetto allo scorso anno per un posto-ormeggio al porto, nella nuova darsena. Una storia che coinvolge una trentina di diportisti, tutti locali.
"Ma perché non vanno a protestare direttamente all’Autorità portuale del Medio Adriatico che ha la gestione del demanio portuale?", dice chi guarda il porto dall’alto. La risposta a questa domanda arriva direttamente da Santo Bulgherini, proprietario di uno scafo di sei metri che ormeggia nel lato sud della nuova darsena: "Perché qui non dice nulla nessuno e nessuno protesta...– risponde –. Tutti stanno in silenzio"
I fatti: la situazione è questa. Il 21 di giugno e cioè tra un paio di settimane, parte la gara al rialzo per l’assegnazione dei posti barca: "Lo scorso anno la concessione temporanea mi costava 455 euro ed ho dovuto versare anche 1000 euro di cauzione. Chi ha una barca più grande della mia, ha speso di più, anche 600 euro".
Per un posto temporaneo?
"Certamente ma il problema non è quello. Il nodo è un altro: perché i 1000 euro di cauzione il Demanio li dovrebbero restituire ed invece non ho ricevuto indietro ancora un soldo, tanto che ad un certo punto volevo fare un atto di sequestro all’autorità portuale del Medio Adriatico".
Beh, quei 1000 euro di cauzione li può usare per il bando di quest’anno?
"No, non è possibile per cui devo versare anche quest’anno la cauzione pur non avendo avuto indietro nulla".
Ma perché non è andato a protestare?
"Allora... lo scorso anno erano 455 euro per la stagione per l’ormeggio temporaneo. Quest’anno la concessione diventa biennale e si parte da 2500 euro, più altri duemila euro per la cauzione. Non solo questo perché siccome la gara è al rialzo se arriva qualcuno che offre 100 euro in più io resto a... terra".
Finita qui?
"No, perché poi bisogna aggiungere che ci vogliono almeno altri 150 euro per varare la barca – la mia è di 6 metri –, più ci vogliono altri 600 euro circa per il corpo morto, che va posato in acqua ad inizio di stagione e rimosso alla fine dell’estate. Lei capisce bene che un pensionato che è appassionato di mare e magari esce d’estate per diletto, può anche non essere in grado di affrontare queste cifre. Ma la cosa peggiore di tutta questa storia è che nessuno dice nulla, nessuno alza la voce".
Che storia è? Secondo qualcuno "è quella della domanda e dell’offerta" e quindi il Demanio ottimizza. Siccome la richiesta di posti barca è maggiore rispetto alla disponibilità portuale, l’autorità del Medio Adriatico ottimizza in questa maniera le entrate. Il tutto all’interno di un porto – come sottolineano professionisti, operatori ed anche i pescatori –, dove gli operatori versano soldi al Demanio senza che nulla torni indietro visto che non si fanno lavori da almeno due anni.
Una situazione destinata a trascinarsi nel tempo perché per i dragaggi bisogna attendere la vasca di colmata dove mettere i fanghi e per le destinazioni delle aree occorrerà attendere il piano regolatore del porto ancora lontano da venire.
m.g.