Pronto soccorso covid a Pesaro, medici in aiuto da altri reparti

Il primario: "Allora sì che possiamo farcela". Ma il sindaco Petrucci scrive al generale Figliuolo e al capo della Protezione civile: "Intervenite subito"

Pesaro, 24 dicembre 2021 - Un pronto soccorso da terzo mondo, pazienti per giorni nelle barelle lungo i corridoi, il sentimento di vergogna da parte del primario dell’emergenza del San Salvatore per una situazione intollerabile, anche con i no vax contagiati che preferisce affidare a qualche collega per non ingenerare polemiche. Ma ieri il primario Gnudi ha precisato ulteriormente il suo pensiero: "Innanzitutto vorrei tornare, spero per l’ultima volta, sul mio rapporto con i pazienti che a diverso titolo non si sono vaccinati: non ho mai nemmeno pensato di non volerli curare, come più volte ribadito il primo mio obiettivo è quello del benessere del paziente, ed appunto per questo che per evitare il rischio che qualcuno possa avere mancanza di fiducia, quando possibile lo lascio alle capaci mani dei miei colleghi, ma da parte mia nessuna preclusione".

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"Tornando alla difficile situazione del Pronto soccorso, iniziative già annunciate da parte della direzione, in stato avanzato di definizione, sono un segnale di chiara volontà di affrontare in modo compiuto la situazione pur con i necessari tempi tecnici. Assieme a queste oggi c’è stato uno sforzo aggiuntivo da parte di tutto l’ospedale per migliorare la situazione, riducendo lo stazionamento in pronto soccorso, che seppur con difficoltà più che comprensibili vista la situazione spero che si riescano a realizzare con una costanza sufficiente a dare la giusta risposta agli utenti. Il lavoro di squadra è fondamentale, e sono fiducioso che queste iniziative porteranno verso la risoluzione del problema".

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Ci scrive il sindaco di Mombaroccio Emanuele Petrucci: "Raccolgo commosso il grido di dolore del primario Umberto Gnudi. So bene che un sindaco come il sottoscritto, a capo di una comunità di 2000 o poco più cittadini, conta poco o forse nulla ma visto che quelli che contano molto, mi riferisco a livello locale in senso ampio, non intervengono con l’urgenza e la determinazione necessarie, io mi rivolgo a livello nazionale dato anche l’assordante silenzio dei vertici aziendali. Gentilissimi dottore Curcio e Generale Figliuolo non so se quanto sta drammaticamente ed inaccettabilmente accadendo all’Ospedale San Salvatore di Marche Nord sia dovuto ad incapacità, ad impossibilità ad intervenire o ad altro - non è il momento delle polemiche o dei giudizi anche se prima o poi dovranno arrivare anche questi - so che sento il dovere di inviare, senza aggiungere una sola parola mia copia dell’articolo tratto dal quotidiano locale il Resto del Carlino di oggi 23 dicembre 2021. Come sindaco, quanto si voglia “piccolo” nei diritti ma grande nei doveri incontestabilmente previsti dalla legge, anzi da più leggi (statali e regionali), chiedo un intervento straordinario ed urgente, anzi urgentissimo, nei modi che nessuno meglio delle Signorie Loro potrà individuare per risolvere o almeno migliorare la situazione del Pronto Soccorso dell Ospedale di Pesaro di cui, con sensibilità umana che lo caratterizza e di cui gli siamo riconoscenti, il primario dottor Gnudi dice di vergognarsi. E io con Lui".

Infine, ecco una nota della direzione sanitaria di Marche Nord: "In seguito all’intervista rilasciata dal dottor Gnudi, attuale Direttore facente funzioni del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, la direzione sanitaria intende dissociarsi dalle dichiarazioni del professionista. L’Azienda sta attuando misure urgenti e straordinarie per far fronte alla carenza di personale nel settore dell’emergenza urgenza, un problema che ha investito tutte le strutture di Pronto Soccorso di Italia. Abbiamo deciso di rimodulare le sedute operatorie programmate, al fine di reclutare personale che possa dare respiro agli operatori dei reparti di Terapia Intensiva e Subintensiva, nonché garantire la copertura dei turni di Pronto Soccorso durante le festività natalizie".

ro. da.

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