Sabrina Malipiero, a Pesaro si apre il processo. Imputato impassibile

In aula l’unico accusato: Zak Safri, marocchino, rimasto imperturbabile di fronte alle immagini del delitto

L’imputato Zakaria Safri, 38 anni, viene riportato in carcere (Fotoprint)

L’imputato Zakaria Safri, 38 anni, viene riportato in carcere (Fotoprint)

Pesaro, 29 marzo 2019 - Prima udienza del processo stamane in Corte d’Assise per l’omicidio di Sabrina Malipiero, 52 anni, commessa, separata, uccisa con 10 coltellate il 13 luglio 2018. Unico imputato Zakaria Safri, 38 anni, marocchino, piccolo spacciatore, amico della vittima, che confessò in un primo momento di esser stato lui ad uccidere la donna per questioni legate alla droga per poi ritrattare tutto.

Oggi, davanti alla Corte presieduta dal presidente Giuseppe Fanuli, i pm Giovanni Fabrizio Narbone e Silvia Cecchi hanno ripercorso le fasi dell’indagine chiamando sul banco dei testimoni gli inquirenti della squadra mobile di Pesaro. I quali, a partire dal vicecapo Paolo Badioli, hanno spiegato come Zak Safri sia arrivato a casa della vittima pochi minuti prima delle 15.30, quando era certamente ancora viva (la donna ha inviato un messaggio vocale alle 15.27). Zak Safri ha utilizzato uno scooter per raggiungere la casa per poi fuggire dopo il delitto alla guida della Matiz di Sabrina Malipiero portandosi dietro un borsone pieno di effetti personali della donna oltre a della droga.

Su una parete dell’aula, sono state proiettate le immagini della casa del delitto, la scia di sangue lasciata dal trascinamento del corpo della donna uccisa in camera da letto e portata poi in corridoio, evidenziando anche le tracce di sangue nel muro della camera lasciate da Zak Safri. Il quale ha assistito impassibile a tutte le immagini e alle fasi del dibattimento, seduto accanto ai suoi avvocati difensori Sanchini e Biagioli. La famiglia della vittima, ex marito, figli e sorella, non è costituita parte civile. Al termine delle deposizioni dei tre investigatori, il presidente Fanuli (che ha permesso le riprese video-fotografiche del processo) ha aggiornato l’udienza al 6 aprile.