Suicidio a Urbania, il marito arrestato per mazzette. La moglie: "Colpa mia, mi uccido"

Mariagrazia ha lasciato un biglietto in auto per spiegare il suo gesto

Renato Dini con la moglie Mariagrazia

Renato Dini con la moglie Mariagrazia

Urbania (Pesaro urbino), 9 ottobre 2018 - Un volo di circa 25 metri da uno dei ponti che sovrastano il fiume Metauro, a Urbania. Erano le prime luci dell’alba, e nessuno poteva vedere Mariagrazia Faggiolini, 45 anni, residente a Borgo Pace, casalinga, scavalcare la ringhiera e decidere che gettarsi nel vuoto era l’unico modo per cancellare i mostri che da giovedì scorso avevano, all’improvviso, devastato la sua vita felice. Non solo il marito (FOTO), Renato Dini, dirigente della Comunità montana dell’Alto Metauro arrestato per le mazzette (FOTO e VIDEO), che secondo l’accusa, richiedeva alle ditte di imprenditori amici, cui faceva vincere gli appalti, e per questo veniva in quel modo ricompensato.

Operazione 'Appalti di famiglia' della Finanza
Operazione 'Appalti di famiglia' della Finanza

Ma anche lei, indagata per gli stessi reati, in «concorso morale», come aveva accusato la Guardia di Finanza, perchè sollecitava il coniuge a ‘‘riscuotere’’ e a “farsi rispettare” dagli imprenditori (VIDEO), chiedendo notizie circa l’esito delle “visite a domicilio” fatte ogni mese dal marito. Intercettazioni inequivocabili («Hai riscosso?», «Fatti rispettare eh...») avevano chiuso il cerchio. 

Appalti pilotati. Arrestato funzionario pubblico / VIDEO e FOTO   La donna non ha atteso il processo. Ha deciso di condannarsi, anticipando una sentenza che sarebbe arrivata chissà tra quanto. La sentenza se l’è scritta da sola, a penna, su un foglio di carta, che i carabinieri hanno trovato all’interno della sua Toyota Yaris. «La responsabile di quanto accaduto sono io», c’è scritto più o meno in quel foglio. «La colpa è mia». Quel salto dal ponte da 40 metri è quindi la fotocopia del precipizio in cui è caduta quando all’improvviso, all’alba di giovedì, i finanzieri le sono entrati in casa e lei ha capito che la bella, anzi bellissima vita che i soldi facili avevano garantito finora a lei e al marito sarebbe stata solo un doloroso ricordo.

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Niente più viaggi postati su Fb, con decine di foto di deserti africani e mari tropicali, lei e il marito, in un favola che sembrava non finire mai, ma che invece era stata l’inizio della sua fine, perchè proprio vedendo quei post su Fb i finanzieri si erano chiesti come facesse la coppia ad avere un tale tenore di vita con un solo stipendio di 2mila euro al mese. I profili sono stati subito cancellati, i mostri nella testa della donna erano più vivi che mai. 

La macchina della donna a due passi dal ponte: all’interno è stato rinvenuto un biglietto
La macchina della donna a due passi dal ponte: all’interno è stato rinvenuto un biglietto

Ieri mattina i famigliari hanno fatto una denuncia di scomparsa ai carabinieri perchè Mariagrazia era sparita dalla casa della madre e non si trovava più. I carabinieri della Compagnia di Urbino hanno monitorato il cellulare e intorno alle 14 trovato l’auto: parcheggiata di traverso vicino all’Eurospin, a Urbania, e vicino al ponte. Troppo tardi. I pompieri hanno trovato un corpo adagiato nel basso fondale del Metauro, il medico legale ha già svolto una ispezione cadaverica. La morte è dovuta ai traumi legati ad un volo così alto.    Poche ore dopo il volo, il gip interrogava nel carcere di Pesaro suo marito, ignaro di tutto. Il quale ha detto che le sue non erano tangenti, ma pagamenti di consulenze che lui aveva fatto agli imprenditori amici. Era assistito dal suo avvocato. Lo stesso che poche ore dopo è tornato al carcere per dirgli che sua moglie non c’era più. La procura di Urbino ha espresso il massimo rispetto per la tragedia.