Vaccino Sputnik a Mosca: imprenditore in terapia intensiva a Pesaro

Il laboratorio di virologia di Torrette rivelerà se è stato contagiato da una variante che ha ‘aggirato’ il vaccino russo. E intanto la Rianimazione riapre dopo appena una settimana da quando erano stati dimessi gli ultimi pazienti

Il reparto di terapia intensiva nella palazzina F dell’ospedale San Salvatore

Il reparto di terapia intensiva nella palazzina F dell’ospedale San Salvatore

Pesaro, 8 luglio 2021 - Doppia dose di Sputnik a Mosca. Poi il rientro in Italia, il contagio, l’arrivo al San Salvatore e ieri il ricovero in rianimazione. Con una polmonite che preoccupa non poco. E’ la storia di un imprenditore settantenne di Gradara, F. G., la cui disavventura ha avuto una conseguenza che di questi tempi non ci si aspettava o almeno si riteneva poco probabile: la riapertura della terapia intensiva Covid dell’ospedale San Salvatore. E’ rimasta senza pazienti soltanto per una settimana: da giovedì 1 luglio, quando erano stati dimessi gli ultimi due pazienti, a ieri, quando ne sono arrivati altri due: uno è appunto l’imprenditore, l’altro una donna del Fermano malata di leucemia che era ricoverata qui già da diverso tempo e le cui condizioni sono peggiorate nelle ultime ore.

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Ma è la storia del settantenne a essere finita al centro dell’attenzione, non solo per la gravità del suo quadro clinico, ma anche per capire se la mancata copertura del vaccino sia dovuta al fatto che l’uomo è stato contagiato da una variante del Covid. La risposta dovrebbe arrivare già oggi dal laboratorio di Virologia di Torrette, e non è una risposta di poco conto anche perché la nostra provincia è stata finora l’unica delle Marche immune alla variante Delta. L’imprenditore, molto noto a Gradara e non solo, è particolarmente attivo con la sua azienda nell’Est Europa, tanto che trascorre diversi mesi dell’anno tra la Russia e l’Ucraina.

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Ed è per questo che ha deciso di farsi somministrare a Mosca il vaccino Sputnik, la cui seconda dose gli è stata inoculata a maggio. Tornato a Gradara, domenica scorsa è finito al Pronto soccorso del San Salvatore dove il tampone ha confermato il contagio e da lì è scattato il ricovero nel reparto di Malattie infettive Covid. Ma le sue condizioni sono sensibilmente peggiorate, tanto da richiedere il trasferimento al terzo piano della palazzina F, quella che da gennaio era stata dedicata alla terapia intensiva e subintensiva Covid. E che appunto, era ormai senza pazienti.

Nel frattempo, allargando il discorso, le Marche sono tra le regioni in cui l’andamento settimanale del contagio è tornato a salire: le altre sono Sicilia, Abruzzo, Campania, le province autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Sardegna.Tutte zone di vacanza, non a caso: gli allarmismi non servono, ma un po’ di sana prudenza non guasta mai. Nemmeno a luglio.  

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