Valentino Rossi. Tavullia, il Ranch e l'Academy

A Tavullia è nato e cresciuto mettendoci profonde radici. A un certo punto della sua vita ha provato a cambiarla con Londra: solo un breve 'colpo di testa'

I fratelli Luca Marini e Valentino Rossi (foto Fermino Fraternali)

I fratelli Luca Marini e Valentino Rossi (foto Fermino Fraternali)

Tavullia (Pesaro Urbino), 16 febbraio 2019 - A Tavullia Valentino Rossi ci è beatamente nato, e cresciuto mettendoci profonde radici. Così profonde che a un certo punto della sua vita ha provato a cambiarla con Londra ma si è trattato solo di un colpo di testa, smaltito il quale è poi tornato in quel bel paese in cima alla collina, che pare ormai un antico principato col castello del signore in alto e sotto il mare di Vallugola dove lo yacht ormeggiato lo aspetta per qualche giretto in mare.

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A Tavullia Valentino ha casa, ha madre e padre e adesso ha anche il Ranch, la pista sterrata che è la realizzazione moderna dell'antica “Cava” dove da ragazzo andava a derapare col padre e gli amici. Il “Ranch”, mille e ottocento metri di pista da cross con annessi parcheggi e che serve da allenamento "per sentire la moto" e anche per divertirsi in 'speed way' con gli amici piloti, è ormai una istituzione mondiale, sede ufficiale anche della Riders Academy, l'università privata dei motori dove vengono scovati, allenati, allevati i migliori talenti del motorismo italiano. Che da qui confluiscono nello Sky Racing Team VR46. La squadra di motociclismo - che gareggia nel motomondiale e nel campionato de Espana de Velocidad -, è nata nel 2014 dall'unione di intenti tra Sky e la VR46 di Valentino e annovera come portabandiera il fratello Luca Marini.

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Talenti che per quanto eccellenti sono ancora ben lontani dalle vette vincenti del grande capo che allo scoccare dei suoi quarant'anni può guardarsi indietro a rimirare una carriera strepitosa aperta ufficialmente con la prima vittoria del 1996 a Brno in sella all'Aprilia 125 che gli aprì la strada al primo mondiale del 1997, seguita dalla prima vittoria in 250 nel 1998 ad Assen, dove vent'anni prima aveva vinto suo padre Graziano anche lui pilota, e che lo portò al secondo mondiale in 250 nel 1999.

Poi il salto in 550 Honda con la prima indimenticabile vittoria del 2000 sul circuito inglese di Donington Park, anticamera dei mondiali vinti in 500 e poi MotoGp nel 2001, 2002, 2003 con la Honda, nel 2004 e 2005 con la Yamaha, bissati nel 2008 e 2009.

Picco indimenticabile dei suo oltre cento trionfi la gara d'apertura del 2004 in Sud Africa, l'anno del passaggio inaspettato dalla Honda alla Yamaha: vinse battendo il nemico Max Biaggi il quale aveva spesso insinuato che a vincere era la Honda più che Valentino.

Nel reparto sfortuna spicca senz'altro la gara di chiusura del 2006: Valentino in testa alla classifica è dato per vincitore certo, ma scivola banalmente a terra e regala il titolo al suo amico Hayden scomparso qualche tempo fa travolto da un'auto mentre si allenava in biciletta.