REDAZIONE PESARO

"Vallato, i nostri animali in ostaggio dei lupi"

Il grido dei residenti. Una di loro: "Temiamo di portare a guinzaglio i cani". Timori anche per il gattile, situato in una zona isolata

"Siamo ostaggio dei lupi, che sono ormai i padroni degli spazi verdi, a discapito dei nostri animali domestici". Lo denunciano alcuni residenti del quartiere Vallato, un lembo di città che si stende fino ai margini del campo di aviazione, una zona di aperta campagna, dove gli animali selvatici non sono mai mancati. Ma da qualche tempo, forse a causa della scarsità di cibo nelle zone più interne, hanno fatto la loro comparsa anche i lupi. Le foto e i video che documentano la loro presenza abbondano sui social, dove si è pure scatenato un acceso dibattito, alimentato da alcuni casi di attacchi a cani e gatti.

Maria Accaroni, pensionata fanese di 46 anni residente nel quartiere, si è rivolta persino al sindaco, affinché si trovi una soluzione: "Non siamo più al sicuro – sostiene la donna – perché temiamo di portare al guinzaglio i nostri cani, una libertà a cui nessuno vuole rinunciare. Perciò si deve fare qualcosa, sia per riportare questi animali in zone dove possono trovare cibo e protezione, sia per restituirci la tranquillità".

Dello stesso tenore le considerazioni di altri proprietari di animali domestici, che sollevano timori anche per il gattile del quartiere, che risulta particolarmente a rischio, trovandosi in una zona disabitata.

Sull’altro fronte, c’è invece chi ritiene ogni allarmismo infondato, nella convinzione che la convivenza con questi animali sia possibile, se si usano solo delle piccole accortezze. Giuseppe Curina, agronomo fanese e presidente dell’associazione che gestisce l’oasi faunistica del Canale Albani, sta monitorando da tempo la presenza dei lupi in città: "Si tratta di alcuni esemplari in dispersione – chiarisce –, ovvero che si sono staccati dal branco e sono in cerca di cibo in un nuovo territorio. Dobbiamo però evitare di offrire loro del cibo, che potrebbero accettare di buon grado, perché rimangono animali selvatici e in certi casi pericolosi". Iin quali casi possono diventare pericolosi? "Normalmente – spiega il naturalista e biologo fanese Cristian Gori, dell’associazione Argonauta – il lupo viveva anche a Fano e non dobbiamo pensare che si trovasse solo nei boschi. Di solito, fugge alla vista dell’uomo, ma si possono verificare delle eccezioni. Ad esempio – aggiunge Gori – come nei casi documentati a Otranto e Vasto, si sono registrati attacchi all’uomo, a causa del fatto che il lupo era stato avvicinato e non percepiva l’uomo come ostile". Il biologo invita dunque alla prudenza, cercando di agire sotto la guida del buon senso e adottando alcune precauzioni: "Il lupo va sempre scacciato, quando si avvicina, perché deve avere timore dell’uomo, come è sempre avvenuto nei secoli scorsi. Se ciò non avvenisse, se diventasse confidente, allora potrebbe essere aggressivo nei nostri confronti".

Marco D’Errico