
Da sinistra, Scaramucci, Ugolini, Amadori, Crespini, Giovanelli, Pompilio nella conferenza stampa di ieri mattina
Un altro consiglio comunale denso di argomenti si prevede per domani (ore 17,30, sala Serpieri), dopo l’ultima seduta giunta alle ore piccole e terminata bruscamente per la mancanza del numero legale. E l’opposizione ha annunciato ieri tutte le interrogazioni che proporrà: per l’esattezza dieci (tra cui alcune saltate la scorsa volta). Ha subito ironizzato Vincenzo Pompilio (Urbino Bene Comune): "Vediamo stavolta a che ora i consiglieri di maggioranza decideranno di andarsene e terminare così la seduta. Certo, noi presentiamo tanti atti, a volte più duri, a volte costruttivi. Ma questo è il nostro ruolo: è la maggioranza che andandosene fa ostruzionismo. E lo fa perché spesso non sanno come rispondere".
"Ci dicono che non siamo propositivi – aggiunge Alice Amadori (Futura) – ma a qualsiasi nostra proposta la maggioranza vota in blocco contro. Da parte della città concreta di concreto vediamo poco". Tra le interrogazioni, una riguarderà il bar dello stadio: "La questione è vecchia ma non si sopisce – dice Maria Francesca Crespini (Futura) – del resto c’è poca trasparenza: il bar da due anni funziona regolarmente, persino come ristorante, ma ad oggi non ha un contratto. Se non c’è un affitto, chi paga le utenze? I cittadini? E poi a cosa servono i 35mila euro che verranno aggiunti a bilancio? I lavori non devono essere fatti dagli affittuari a scomputo?".
Ma la minoranza si scaglia anche contro il punto più importante all’ordine del giorno, una variazione di bilancio: "La quarta – dice Federico Scaramucci (Pd) – che evidenzia la totale assenza di programmazione. Portare a quasi ogni consiglio delle variazioni di bilancio per dei capitoli di spesa noti non da mesi, ma da anni o addirittura ciclici come Biosalus o la stagione di prosa, è una cosa assurda e dannosa per la città perché non consente la minima stabilità. Il tutto con un’amministrazione fatta di dieci persone che lavorano a tempo pieno e ben pagate proprio per programmare tutto ciò".
Rincara la dose Oriano Giovanelli (Urbino Rinasce): "La mancanza di programmazione porta il clientelismo, perché facendo tutto all’ultimo si evitano bandi e si fanno operazioni mirate, affidamenti diretti, stanziamenti precisi che agevolano qualcuno senza una giusta concorrenza".
La mancanza di programmazione è solo la punta dell’iceberg per Lorenzo Ugolini (Pd): "Non solo manca una pianificazione, ma un indirizzo politico: non ci sono idee concrete per creare posti di lavoro, per la residenzialità. C’è un tavolo di concertazione permanente tra Comune, Ateneo, Erdis: che venga convocato, anche in vista del rinnovo degli organi studenteschi di fine ottobre. Facciamo funzionare il dialogo e programmiamo". Riprende Crespini: "Nelle variazioni di bilancio, circa 57mila euro in più andranno a infopoint di Consorzio e centro: perché queste aggiunte per dei luoghi che di fatto non fanno informazioni come il Consorzio? Dal 1° gennaio al 31 luglio gli accessi sono stati solo 368. Che senso ha?".
Oggi alle elezioni dei consiglieri provinciali Oriano Giovanelli è il candidato di Urbino per il centrosinistra: "Speriamo di averlo in consiglio – chiude Scaramucci – e ci chiediamo: perché Gambini è candidato se vuole creare la provincia di Urbino?".
Giovanni Volponi