REDAZIONE PESARO

Vuelle, ancora grattacapi. E il mercato non decolla

L’assenza di Parrillo è un altro problema. La società ha provato a convincere una squadra in difficoltà a cedere un giovane esterno. L’intento è sfumato.

Coach Leka alle prese con la panchina. La Vuelle deve risolvere alcuni problemi

Coach Leka alle prese con la panchina. La Vuelle deve risolvere alcuni problemi

Analizzare una sconfitta onorevole presenta sempre due facce della stessa medaglia. Da un lato, c’è la considerazione che mesi fa questa Vuelle sarebbe stata spazzata via, ma dall’altro c’è il rammarico per non riuscire a fare un altro step contro le squadre che precedono Pesaro in classifica.

Finora, di queste, solo Cantù è stata battuta. Il volo della Vuelle è terminato in Friuli al cospetto di Cividale, gruppo giovane e garibaldino, ma che sa il fatto suo. Ha giocato una partita all’altezza la squadra pesarese, ma non abbastanza da essere competitiva nei minuti finali dove l’agilità e la freschezza, oseremmo dire anche la tecnica, di Ferrari (16 punti con 7/9 al tiro) e Dell’Agnello (13 con 6/8) ha messo in difficoltà una squadra che in area ha sempre il solito problema e a rimbalzo paga dazio anche contro giocatori che pivot non sono, ma hanno senso della posizione e atletismo. Tutti sono stati abbagliati dalla prestazione monstre di Redivo, cose che capitano a parti invertite, perché non pensiamo che i tifosi della Fortitudo si siano divertiti a vedere Ahmad che devastava la loro difesa.

Ma la verità è che la differenza, oltre alle prestazioni sopra le righe dei grandi talenti, la fanno poi statistiche come quella di Giacomo Dell’Agnello, che da solo, di rimbalzi ne ha presi 14, di cui 5 in attacco. Lo staff ha scelto di adeguarsi allo schieramento altrui, perché la rapidità dei mezzi lunghi di Pilla avrebbe costretto De Laurentiis a corrergli dietro invano, ma la scelta di giocare con Lombardi da 5 accanto a King non si è rivelata vincente. Certo, è vero che quelle 2-3 triple aperte sbagliate sull’83-79 avrebbero potuto cambiare il volto della partita, ma affidarsi sempre e solo alla percentuale da tre punti è rischioso: le percentuali oscillano non solo da una partita all’altra, ma anche nella stessa serata.

Le mani dei biancorossi sono le stesse che nel primo tempo tiravano dall’arco col 53%, alla fine del terzo quarto col 44%, alla fine del match col 35%. Si badi che l’11 su 25 collezionato dopo 30 minuti è diventato al termine 14 su 40: questo significa che negli ultimi 10’ la Vuelle ha tirato 3 su 15 da tre punti. Decisamente poca roba per sperare di spuntarla.

Continua a mancare un uomo al quale appoggiare la palla in area per trovare un’alternativa al gioco perimetrale. L’altro problema riguarda l’assenza di Parrillo: la Vuelle ha provato fino a ieri sera a convincere una società in difficoltà a mollare un giovane esterno che sarebbe adatto a sostituirlo per caratteristiche e fisicità, ma non si è riusciti nell’intento, così quello che poteva diventare un buon affare si è trasformato nell’ennesimo rammarico di un mercato che non arriva mai a buon fine anche quando non si tratta di un’aggiunta, come nel caso del centro mancante, ma una toppa su una situazione di emergenza. Occhio, perché a gennaio ripartono i turni infrasettimanali e se si affrontano con le rotazioni corte si fa presto a ricadere nella mediocrità.

Elisabetta Ferri