Vuelle Pesaro, il cda decisivo dell’Aspes. "Si rischia una richiesta di danni milionaria"

La società che gestisce il palas dovrà valutare se rompere con Tecnocasa o no. "L’indisponibilità dell’Astronave era nota da luglio"

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Pesaro, 12 maggio 2022 - "A noi qui nessuno ha comunicato ancora nulla e da quello che ci risulta anche questa mattina il nostro personale tecnico e non si stava interfacciando con i responsabile della Vitrifrigo Arena per cercare ancora una soluzione che andasse bene alle parti". Parole che arrivano dalla sede centrale milanese della Tecnocasa, la società che ha affittato la Vitrifrigo Arena dal 16 maggio in vista della maxi convention del 21, alla quale devono partecipare 9mila persone.

Aggiornamento: Vuelle Pesaro, c'è l’accordo per il palas. Ricci: "Sì a gara 3 e convention Tecnocasa"

Un raduno che si sovrappone a gara3 dei playoff tra la Vuelle e la Virtus Bologna, che si deve giocare la sera del 19 maggio. "Naturalmente – continuano – la preoccupazione è tanta anche perché tutta la macchina organizzativa per l’evento è stata avviata e ci arrivano persone non solo dall’Italia, ma anche dalla Spagna, dall’Ungheria, dalla Tunisia e dalla Polonia". Con l’aggiunta: "Persone anche che hanno prenotato già i voli aerei, gli hotel ed anche i ristoranti. Per noi è un grave danno, anche sotto il profilo dell’immagine". Insomma Tecnocasa, società che da anni organizza le sue convention al palasport di Pesaro, non ha nulla di scritto: lo sfratto del sindaco Matteo Ricci nella capoluogo lombardo non era ancora arrivato. Ieri mattina intanto la ‘grana’ della Vitrifrigo Arena è finita dentro anche alla commissione della società partecipate del Comune, presente il presidente di Aspes Luca Pieri. Che ha messo lui sul tavolo il grande pasticcio, affermando tra l’altro che la società aveva comunicato alla Vuelle e al Comune " già il 26 luglio le date in cui il palasport sarebbe stato indisponibile", compresa ovviamente la prossima settimana". Ha poi aggiunto "che non c’è una penale di 400mila euro nel contratto con la Tecnocasa, ma il rischio di una causa di risarcimento danni per inadempienza contrattuale". Una causa, s’intende, che sarebbe milionaria.

Intanto è in programma per questa mattina la riunione del consiglio di amministrazione di Aspes: ci saranno anche i consulenti ai quali la società ha chiesto pareri legali per capire quali sarebbero le conseguenze nel caso in cui non venisse rispettato l’impegno con Tecnocasa. Due le possibilità: una è assecondare la linea di Ricci, ‘sfrattando’ l’azienda dal palasport per lasciarlo libero alla Vuelle, assumendosi però il rischio della causa milionaria; rispettare l’accordo con Tecnocasa, ripassando sostanzialmente la palla a Ricci: a quel punto dovrebbe essere lui a prendere eventualmente una decisione. D’altronde è quello che ha scritto nelle ultime righe della lettera inviata l’altro ieri all’Aspes e agli organizzatori della convention: "Si precisa che in caso di mancata risposta o di mancata accettazione delle istanze evidenziate – ha scritto il Comune – l’Amministrazione si riserva di assumere idonei provvedimenti per garantire il regolare svolgimento della gara sportiva nell’impianto Vitrifrigo Arena".

Intanto, la Vuelle ha dato la disponibilità a giocare la partita altrove, se la situazione non si dovesse risolvere.