
Quartetto Fauves
Ravenna, 19 agosto 2018 – Musica protagonista alle Artificerie Almagià di Ravenna, oggi e domani, domenica 19 e lunedì 20 agosto. Per l’occasione sarà presentato il progetto Sclab a cura dell’associazione culturale Quartetto Fauves, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura dl Comune di Ravenna e con la collaborazione di Rete Almagià.
Il Quartetto Fauves, quartetto d'archi della città di Ravenna, è risultato vincitore – solo poche settimane fa – del prestigioso premio ‘Anguissola Scotti’ nel contesto del Valtidone International Competition. Sclab è un cantiere musicale aperto al pubblico, collocato in un panorama architettonico diverso: la Darsena di città. Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e con la collaborazione di Romagna Acque Società delle Fonti.
Oltre ai concerti di sabato e domenica, del progetto Sclab fa parte un'intensa attività di coinvolgimento del pubblico più giovane e trasversale. Questa necessità nasce dalla crisi senza precedenti che la fruizione della musica colta sta attraversando: il progetto Sclab vuole riaprire un dialogo col pubblico partendo da una delle forme forma più difficile della musica colta, il quartetto d’archi, declinandolo in modalità e forme contemporanee. Con questo progetto, il quartetto d’archi cerca di entrare di diritto nell’esperienza sociale e culturale della città in virtù del suo valore pratico, tutt’altro che ideale – cioè astratto per definizione: verrà presentata l'esperienza del quartetto d’archi come concreto laboratorio di idee.
Domenica 19, il Mascoulisse Quartet e il Quartetto Fauves inaugurano la prima edizione dei concerti Sclab. Madrigali a quattro e otto voci di Marenzio, Banchieri e Monteverdi, canzoni di Charles Trenet, Leonard Coehen e Coldplay per indagare, in modo rilassato e irriverente, il rapporto fra parole e musica, tema portante del progetto Sclab di quest'anno. Lunedì 20 agosto il pianista e compositore Paolo Marzocchi è di scena insieme al Quartetto Fauves con il suo melologo per voce recitante e Quartetto d’archi ‘Storie dell’Universo Secondario: Mymosh, il figlio-di-sé-stesso’, con testo tratto da ‘Cyberiade’ di Stanislaw Lem. La serata si chiude con ‘La morte e la fanciulla’ di Franz Schubert. ispirato al suo stesso lied composto su testo di Mathias Claudius.