REDAZIONE RAVENNA

Addio a Iader Miserocchi Partigiano per tutta la vita

Si è spento a 97 anni e aveva fatto parte dell’8° Brigata Garibaldi. Fu tra i primi a entrare a Ravenna il 4 dicembre del 1944.

A 97 anni è morto Jader Miserocchi, storico partigiano ravennate dell’8° Brigata Garibaldi. Per tutta la vita ha mantenuto la memoria di quegli anni che lo videro impegnato in prima linea nella Resistenza. Poi nella ricostruzione di un Paese devastato dallo guerra. L’anno scorso aveva pubblicato la sua biografia, ‘Mi chiamo Iader’, storia dell’Italia travolta dalla dittatura e dal conflitto, e riscattata dal movimento popolare di Liberazione.

Fu tra i primi, il 4 dicembre 1944 ad entrare a Ravenna. E dopo tanti anni quel ricordo lo emozionava e lo commuoveva come se fossero passate solo poche ore. Arrivava da lunghe e sofferenti giornate in collina e si portava dietro una pleurite bilaterale che curò, quella sera stessa, nell’ospedale canadese dell’Infanzia abbandonata. Così raccontava. E ricordava anche che Arrigo Boldrini, Bulow, gli aveva chiesto di andare con loro a Sant’Alberto, ma le sue condizioni di salute non glielo avevano permesso.

‘Jader’ era stato tra i primi a entrare in città, con gli alleati e il distaccamento ‘Settimio Garavini’ della 28esima Brigata Gap ‘M. Gordini’. "Da Savio a Classe era tutto allagato – ricordava –, per cui arrivammo a Ponte Nuovo a bordo di una piccola imbarcazione. Il ponte che collegava Ravenna era distrutto. Gli inglesi volevano il merito di entrare per primi in città, con qualcuno di noi solo come guida. Ma ci opponemmo dopo una lunga trattativa, fu deciso di costituire una pattuglia formata da due ufficiali inglesi, due ufficiali italiani, un interprete e otto partigiani che portavano una bandiera italiana senza lo stemma sabaudo". Erano le 11.30 di mattina e la pattuglia si fermò una prima volta all’altezza dello scolo Lama, dove c’era un tabaccaio, poi nelle vicinanza di via Carraie e infine a Porta Nuova, dove oggi c’è una targa che ricorda quella giornata.

Sulla morte di Iader Miserocchi interviene anche l’Anpi "A conoscenza della morte del partigiano Iader – dice il presidente provinciale, Ivano Artioli – esprimiamo dispiacere per la perdita in città di un sincero antifascista. Fu partigiano dell’8° brigata Garibaldi e questo suo periodo giovanile lo accompagnò per tutta la vita. Tra le tante cose va anche ricordato che Iader fu con altri fondatore del periodico ‘Resistenza Libertà’, organo ufficiale dell’Anpi di Ravenna. Iader era ben consapevole e sosteneva che dalla lotta partigiana venisse la parte più significativa della storia nazionale; e che l’antifascismo fosse forza fondante nel Paese, com’è scritto nella stessa Costituzione: la carta fondamentale di tutti gli italiani a garanzia di principi di uguaglianza e valori di libertà. Salutiamo un uomo fedele alla Resistenza ed esprimiamo condoglianze alla famiglia".