Addio a Walter Della Monica, un gigante

Morto ieri sera all’età di 96 anni. Inventò il Premio Guidarello, gli incontri del Centro relazioni culturali e il trebbo poetico

Addio a Walter Della Monica

Addio a Walter Della Monica

Ravenna, 27 giugno 2023 – Alle 21 di ieri è morto a 96 anni Walter Della Monica e la città si mette il lutto al braccio. Il nome di Walter è legato innanzitutto alle sue iniziative “dantesche” e al famoso “trebbo poetico” ma pochi sanno che Walter è stato anche un eccellente operatore turistico, un settore nel quale ha dimostrato di possedere quelle straordinarie capacità manageriali che avrebbe poi utilizzato a tutto campo nel settore della cultura.

Negli anni dell’immediato dopoguerra Walter aveva installato nei viali della stazione un chiosco dove vendeva i biglietti della Sita e da quella “poca favilla” nacque poi la “Viaggi generali” che guidò per tanti anni insieme ad Antonio Arcieri. Fu Walter, inoltre, ad avere l’dea di costruire i “cottage” nella pineta di Marina di Ravenna. Nell’estate del 1955, insieme all’attore Toni Comello, lancia i famosi “trebbi” che "fecero risuonare nelle piazze d’Italia – come ebbe a dire Salvatore Quasimodo - la voce di mille anni di tradizione poetica italiana”.

Nel 1972 Walter dette vita al “Premio Guidarello” e basta dare uno sguardo all’elenco dei premiati per rendersi conto del prestigio del premio. Nel 1974, due anni dopo la nascita del Premio Guidarello, insieme all’amico libraio-editore Mario Lapucci dà il via agli “Incontri letterari” del “Centro Relazioni Culturali” che ogni anno, da settembre a giugno, propongono presentazioni di libri, una formula molto gradita dal pubblico.

Grande successo ebbero nel 1990 le sue “visitazioni storiche” sotto forma di processo, iniziate con Teodorico e continuate con gli Accoltellatori, Paolo e Francesca e il Passatore. Walter non ha mai dimenticato che Ravenna è città dantesca e si deve a lui la straordinaria iniziativa della lettura integrale della “Divina Commedia” affidata a Vittorio Sermonti che dal 1995 al 1997, propose le tre cantiche in San Francesco, e che si concluse a Castelgandolfo davanti a Giovanni Paolo II e dopo il “fenomeno Sermonti” Walter inventò “La Divina Commedia nel mondo”, una rassegna che si propone di far conoscere le traduzioni del poema dantesco. Non va dimenticato, infine, che fu Walter a far conoscere al di fuori della Romagna la figura e l’opera di don Francesco Fuschini e si deve a lui il recupero di Dante Arfelli, un grande scrittore romagnolo caduto troppo presto nel dimenticatoio. Un grande successo di pubblico incontrò anche l’iniziativa “Un poeta da ricordare” che ancora oggi viene organizzata a Marina di Ravenna. Difficile pensare a una Ravenna senza Walter, che ieri ci ha lasciato con un messaggio di speranza. Il giorno prima della sua scomparsa, infatti, n un momento di lucidità ha declamato il passo del ’Pugacev’ di Esenin dove il poeta esalta la vita contro la morte. "Voglio vivere, vivere, vivere…".

Quante volte abbiamo sentito declamare questi versi da Walter che continuerà a vivere nel ricordi di quanti gli hanno voluto bene.