Alluvione e Class action "Fatevi risarcire i danni Aderire costa 350 euro" Bacchettati due legali

L’Ordine professionale si dissocia da alcune iniziative dei suoi iscritti, "Propongono di fornire prestazioni consulenzali in modi poco deontologici".

Alluvione e Class action   "Fatevi risarcire i danni  Aderire costa 350 euro"  Bacchettati due legali

Alluvione e Class action "Fatevi risarcire i danni Aderire costa 350 euro" Bacchettati due legali

Il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ravenna ha comunicato, attraverso una nota, che intende dissociarsi pubblicamente da iniziative intraprese da alcuni suoi iscritti, anche attraverso i canali social. La netta presa di posizione è arrivata alla luce di segnalazioni in merito all’attività di legali i quali si sarebbero proposti di fornire prestazioni consulenziali in modo ritenuto non conforme alle norme deontologiche, ovvero di rendersi promotori di class action al fine di recuperare dallo Stato risarcimenti o indennizzi per i danni subiti dai recenti fenomeni alluvionali.

In particolare al vaglio ci sono finiti almeno un paio di casi di altrettanti iscritti (un uomo e una donna) provenienti da due città fortemente interessate dall’alluvione: Faenza e Lugo. Nel dettaglio uno, con un messaggio fatto circolare anche attraverso Facebook, ha fatto sapere di avere costituito una class action per richiesta danni da alluvione, sia patrimoniali che morali, garantendo il fatto che lo Stato dovrà pagare ai suoi assistiti ingenti risarcimenti e anticipando che il costo per aderire è di 350 euro.

Tali iniziative – prosegue la nota del Consiglio -, oltre che poco opportune, potrebbero creare false aspettative verso coloro che i danni li hanno realmente subiti e comportare condotte rilevanti anche sul piano disciplinare, se si attribuiscono alle eventuali azioni giudiziarie risultati certi o addirittura il ricevimento di "cospicue somme di denaro" (la citazione testuale è per il messaggio fatto circolare), che nell’attuale quadro normativo paiono prive di fondamento. Inoltre per l’Ordine tutto ciò può dare un sinistro sapore speculativo che rischia di danneggiare l’immagine della categoria, la stessa che il Consiglio intende tutelare in tutte le sedi opportune e competenti, nel pieno rispetto dei diritti di tutti i cittadini a una difesa rispettosa, tra l’altro, dei doveri di probità, dignità, decoro, lealtà, correttezza, competenza e di corretta informazione nei confronti della clientela.

Per questo motivo il Consiglio ha annunciato che vigilerà sulle condotte dei propri iscritti e iscritte perché venga garantita la correttezza di ogni iniziativa alla cittadinanza la quale è invitata a segnalare eventuali comportamenti anomali collegati al doloroso e faticoso momento che sta vivendo la comunità ravennate e romagnola.