
"Alpha Tauri non si muove" Tost spazza via le voci
Le parole arrivano velocissime, dal Golfo Persico, quasi più della Formula Uno di cui parlano. L’Alpha Tauri non si vende e il suo stabilimento principale – una presenza industriale di notevole rilievo – non si muove da Faenza. L’ex Minardi ed ex Toro Rosso non lascerà dunque la Romagna, voce già circolata anni fa e che si era fatta nuovamente insistente. E che invece viene smentita direttamente da Franz Tost, in questi giorni in Bahrein per i test appena conclusi e per l’inizio del Mondiale di Formula Uno, domani, proprio sulla pista del Bahrein.
"Ho avuto alcuni incontri positivi con Oliver Mintzlaff – ha spiegato ieri lo stesso team principal di Alpha Tauri – che mi ha confermato che gli azionisti non venderanno la Scuderia Alpha Tauri, e che la Red Bull continuerà a supportare il team nel prossimo futuro. Tutte le altre voci sono prive di fondamento e il team è concentrato sull’inizio della stagione per ottenere risultati migliori di quella passata". Oliver Mintzlaff, tedesco, è l’uomo scelto per gestire tutta l’area sport dell’intero gruppo Red Bull, dopo la morte del suo fondatore – che personalmente seguiva lo sviluppo sportivo – Dietrich Mateschitz. Era stato il milionario austriaco a volere fortemente la prima Toro Rosso per farne una sorta di junior team – ma indipendente – sin dal 2006, anno in cui fu rilevata la Scuderia Minardi dal suo fondatore, Giancarlo Minardi. Dopo stagioni ricche di soddisfazioni con la prima, storica, vittoria di Sebastian Vettel a Imola nel 2008, ma anche quella di Gasly nel 2020, lo scorso anno è arrivato solo un quinto posto come miglior risultato. Con la 9ª piazza nella classifica costruttori. Dunque, se a questo si uniscono la morte di Dietrich Mateschitz e l’idea generale di calmierare le spese ecco che il pensiero di un cambio di mano e di un addio a Faenza poteva anche essere preso in considerazione da una parte degli investitori in Red Bull e degli azionisti, "liberati" dal pensiero del suo fondatore.
Arrivate soprattutto dalla Germania, le voci riguardavano anche i costi per la doppia sede, con quella inglese di Bicester impegnata unicamente nello studio aerodinamico. Tra l’altro l’abbinamento con il marchio di casa Alpha Tauri non aveva sortito grandi risultati economici e dunque si era fatto strada il pensiero o di una vendita della scuderia ad altri proprietari o di una riunificazione del team in un’unica sede ma in Inghilterra. Per fortuna così non è stato, almeno per il momento: dunque è salva la sede di Faenza, tra l’altro recentemente rinnovata con un importante impegno economico. Soprattutto sono salvi tutti i posti di lavoro in Romagna e tutto l’indotto generato dalla presenza di una scuderia di Formula Uno sul territorio. Alpha Tauri, infatti, ha circa 600 dipendenti nel complesso e di questi circa 500 gravitano proprio nel complesso faentino.
Ugo Bentivogli