Amami o lasciami: nel segno di Nina Simone

Ultimo atto del festival ‘Ravenna jazz’: al teatro Alighieri ‘Love me or leave me’ con l’Italian jazz orchestra, Flavio Boltro e Maria Pia De Vito

Amami o lasciami: nel segno di Nina Simone

Amami o lasciami: nel segno di Nina Simone

Finale dai grandi numeri per la cinquantesima edizione di Ravenna Jazz: l’ultimo concerto del festival si terrà stasera al teatro Alighieri (inizio alle ore 21) con protagonista l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti in una produzione originale in omaggio a Nina Simone, la grande cantante jazz. Lo spettacolo si chiama ‘Love me or leave me’, titolo di una canzone della Simone. L’ampia formazione jazz-sinfonica accoglierà due ospiti speciali: la cantante Maria Pia De Vito e il trombettista Flavio Boltro. Biglietti: intero da euro 20 a 30; ridotto da 16 a 26 (info 0544-405666).

L’Italian Jazz Orchestra è diretta da Fabio Petretti, che firma anche gli arrangiamenti assieme a Massimo Morganti, Marco Postacchini e Massimiliano Rocchetta. ‘Love me or leave me’ è un omaggio a Nina Simone, famosa pianista-cantante e attivista americana, una delle voci che più hanno segnato il Ventesimo secolo. Maria Pia De Vito, nata a Napoli nel 1960, emersa artisticamente nel corso degli anni Ottanta, è arrivata al vertice del canto jazz italiano ed europeo. Pluripremiata al Top Jazz, compositrice e arrangiatrice oltre che performer, la De Vito è un’instancabile esploratrice del linguaggio e degli stili musicali legati all’improvvisazione. I suoi interessi spaziano dal jazz alla musica più sperimentale, dalla tradizione classica alla canzone popolare partenopea.

Flavio Boltro, nato a Torino nel 1961, si è rapidamente imposto come tromba di riferimento del jazz italiano: negli anni Ottanta suona nei Lingomania di Maurizio Giammarco e si esibisce con Steve Grossman, Cedar Walton, Billy Higgins, Clifford Jordan, Jimmy Cobb, Manhu Roche, Joe Lovano, Freddie Hubbard. Vince più volte il referendum Top Jazz (sia come solista che come membro dei Lingomania). Dagli anni Novanta la sua attività prende una nuova direzione, che guarda verso la Francia, dove ha vissuto fino a tempi recenti.