Animali sfruttati e maltrattati: proteggiamoli

I ragazzi della scuola media ‘Cervia 3’ riflettono sulla necessità di preservare le altre specie che vivono nel mondo

Animali sfruttati e maltrattati: proteggiamoli

Animali sfruttati e maltrattati: proteggiamoli

Il commercio di fauna, anche esotica o in via di estinzione, è uno dei più importanti business sul pianeta, è ai primi posti insieme al traffico degli esseri umani, di droga e di armi.

Molti animali vengono uccisi per venderne parti, come pelli e ossa, come trofei. Il maltrattamento degli animali è un problema globale che può assumere diverse forme ed avere gravi conseguenze.

In Italia per il maltrattamento o l’abbandono c’è la pena della reclusione, che varia dai 3 ai 18 mesi, o una multa che va da 5.000 a 30.000 euro. Ogni giorno sono circa 16 gli indagati, 1 ogni 90 minuti, per traffico illecito, abbandono, maltrattamento, sfruttamento di animali. Abbandonare o maltrattare un animale è un reato, ma abbandonare un animale è soprattutto un reato ”morale”, un atto crudele di profonda inciviltà.

Ogni anno in Italia vengono venduti migliaia di cani e gatti con un profitto di 300 milioni di euro all’anno. I cuccioli spesso sono importati illegalmente dall’estero, hanno appena poche settimane di vita, non hanno finito il periodo di svezzamento e non hanno il microchip richiesto dalla legge.

Sin dall’antichità molti animali venivano sfruttati per il lavoro e anche oggi, nei paesi più poveri, spesso vengono utilizzati per trainare aratri, carri e nei mulini. Ma anche gli animali che lavorano hanno il diritto al riposo e ad un’alimentazione adeguata.

I cuccioli di vitello o maiale vengono allontanati dalla madre dopo le prime ore di vita e trascorrono varie settimane in spazi angusti, senza potersi muovere fino a quando non saranno destinati al macello.

Gli animali del circo vengono costretti ad esercizi per loro innaturali, per insegnare abilità che non appartengono alla loro specie; una tradizione crudele, ad esempio, è quella di farli saltare in cerchi infuocati. L’addestramento spesso avviene con fruste o bastoni appuntiti, che possono provocare ferite e ledono la loro dignità. Per questo molti comuni in Europa non autorizzano più lo svolgimento di spettacoli con animali.

Dal regolamento Europeo 12232009 si evince chiaramente che dal 2009 i prodotti cosmetici, così come gli ingredienti usati per la loro produzione, non possono essere testati sugli animali.

Nel 1978, a Parigi, è stata redatta la ‘Dichiarazione Universale dei diritti degli animali’, in cui viene sancito che “il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali, costituisce il fondamento della coesistenza delle altre specie nel mondo e che il rispetto degli animali da parte dell’uomo è legato al rispetto degli uomini tra loro”. Sin da piccoli i bambini dovrebbero infatti essere educati ad osservare, comprendere, rispettare ed amare gli animali.

Ogni animale ha diritto al rispetto e l’uomo non può attribuirsi il diritto di sterminare altri animali. Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale. Anche gli animali prima estinti, come lupi e orsi, che sono stati reintrodotti in natura, devono essere tutelati e monitorati in modo adeguato per permettere una tranquilla coesistenza con l’uomo.

Difendere tutte le specie animali in pericolo di estinzione è un dovere per tutti noi: il loro benessere deriva dall’equilibrio degli ecosistemi del Pianeta, sempre più minacciato e deteriorato dalla presenza dell’uomo.

Gli animali, come noi umani, hanno il diritto di essere rispettati e di vivere al meglio la loro vita.

Greta Barbato, Nicholas De Cesare, Anita Gianfanti, Lavinia Merola, Francesca Ottardi, Federica Rizzo, Simone Russo e Nicolò Zamagna, classe 1ªA

Scuola media Cervia 3

Prof.ssa Loredana Savoia