L’aggiudicazione a Royal Caribbean della gestione e realizzazione del nuovo Terminal crociere di Porto Corsini da parte dell’Adsp, con la formula del project financing, ha avuto uno strascico all’Autorità nazionale anticorruzione in seguito ad una segnalazione. Lo rende noto la stessa Anac. "Riassuntivamente – scrive il presidente dell’Autorità nazionale, avvocato Giuseppe Busia – l’esponente ha lamentato la violazione del principio di separazione tra gestione della rete e degli impianti e svolgimento dei servizi crocieristici, la violazione delle norme in materia di aiuti di Stato, la violazione delle norme in materia di traslazione del rischio operativo in capo al concessionario, l’adozione di criteri di partecipazione sproporzionati in favore del promotore e la violazione di principi generali in materia di affidamento dei lavori a terzi da parte del concessionario". Mentre non sono state avanzate contestazioni sui primi quattro punti della segnalazione, l’attenzione dell’Anac si è soffermata sull’ultima contestazione.
"Le criticità rilevate da Anac – si legge nella nota – riguardano l’allocazione del rischio, e la successiva individuazione, da parte dell’aggiudicatario, di terzi esecutori dei lavori. Per Anac non è conforme al Codice degli Appalti (e quindi illegittima) la previsione di gara che consente all’operatore economico di individuare in un momento successivo alla partecipazione (tra l’altro non meglio precisato) i soggetti qualificati che materialmente si occuperanno di eseguire i lavori oggetto della concessione". In chiusura "si raccomanda, pro futuro, alla stazione appaltante (l’Adsp, ndr) di individuare sin dal momento della partecipazione i soggetti qualificati tenuti ad eseguire i lavori oggetto della concessione, nonché, nel caso, di allocare correttamente i rischi da domanda in capo al concessionario, al fine di realizzare una effettiva traslazione del rischio operativo".