Troppi animali lasciati al canile, convenzione con Clama per gestirli: "Serve molto lavoro per rieducarli"

Ravenna, la presidente Zannoni: "Tra i nostri volontari un’educatrice che ha lavorato con successo con diversi cani". L’accordo comprende anche i gatti: "Tante rinunce di proprietà, il problema è trovare uno stallo per loro"

Una volontaria al canile di Ravenna, dove sono presenti tanti cani a causa delle rinunce  di proprietà

Una volontaria al canile di Ravenna, dove sono presenti tanti cani a causa delle rinunce di proprietà

Ravenna, 6 aprile 2024 – Non solo i pavoni: anche i cani e i gatti. In questi giorni il Comune ha sottoscritto la convenzione con Clama odv, una delle associazioni che da anni fanno volontariato al canile. E che del canile conosce bene i problemi, noti da tempo: i tanti animali aggressivi , soprattutto di grossa taglia, abbandonati dalle famiglie che li avevano adottati, destinati a una vita in gabbia.

E tra i motivi che hanno spinto il Comune a stringere la convenzione, si legge nella delibera di giunta, c’è il fatto che Clama "promuove l’adozione dei cani e dei gatti di proprietà al fine di prevenire l’ingresso degli stessi nelle strutture di ricovero" e che "il circuito di adozioni esterno al canile e al gattile, implementato dall’associazione Clama, ha contribuito a evitare diversi ingressi degli animali nelle strutture pubbliche".

"Tra le nostre volontarie c’è anche un’educatrice – spiega Paola Zannoni, presidente di Clama –, e questo è un grosso valore aggiunto: ha permesso l’adozione di parecchi cani al canile che prima di poter trovare una nuova famiglia andavano rieducati".

Il problema in realtà non è limitato al canile. "Tanta gente ci chiama prima di fare la rinuncia, e allo stesso modo il canile ci segnala i cani adottabili per i quali arrivano le rinunce di proprietà ma ma che non possono entrare subito a causa delle liste d’attesa – prosegue Zannoni –. Talvolta sono i privati a chiamarci perché vogliono dare via il cane o non ci sono più le condizioni per tenerlo, allora subentriamo compatibilmente con le nostre forze, sia economiche che di personale, e portiamo via l’animale se c’è in gioco il suo benessere".

Il problema sono i cani grandi, generalmente meno richiesti, aggressivi o molto spaventati: il lavoro da fare è lungo e costoso. Generalmente è con i cani ’paurosi’ che Clama lavora maggiormente: "Gli va insegnato a non reagire, a non rintanarsi in un buco... Talvolta per paura mordono. L’anno scorso, in accordo col canile, abbiamo preso alcuni di questi cani fobici sotto la nostra ala, con l’aiuto della nostra educatrice – aggiunge Zannoni – e diversi sono stati adottati. Ci vuole molto lavoro e competenza, ma a volte i risultati sono inaspettati".

Per i gatti è diverso: "Ma anche qui in alcuni casi basta un caso di comportamento aggressivo perché ci sia una rinuncia dei proprietari. Spesso i gatti diventano violenti se hanno problemi di salute: il dolore li spinge a cambiare carattere. Il problema è trovare uno stallo che può durare un tempo indefinito, a casa di volontarie che spesso hanno più di un gatto e la necessità di tenerli separati: non è facil e. E c’è il tema delle sterilizzazioni: a volte ci troviamo davanti 30 gatti tutti insieme, e altri che stanno per arrivare. Non è facile".

La convenzione tra il Comune e Clama comprende anche la gestione dei pavoni di Punta Marina, dove come noto si è optato per una convivenza pacifica che comprende cartellonistica, incontri e dissuasori: "Attiveremo anche un numero o una mail per i consigli".