Capanni, una petizione per salvarli

Raggiunta quota 400 firme. Per Riccardo Baruzzi non c’è alcun fondamento giuridico nella richiesta del Comune di rimuoverli: "I capanni vengono accusati di distruggere le dune: al contrario, le salvano"

La battaglia dei capannisti

La battaglia dei capannisti

Ravenna, 9 marzo 2024 – Non si ferma la battaglia dei capannisti contro l’ordinanza del comune di demolizione delle strutture entro il 30 aprile. Demolizione che è già in corso da parte di alcuni, che non vogliono più beghe con il Comune e capiscono che i capanni hanno fatto il loro tempo, ma che viene fortemente avversata da altri. In prima fila, tra questi ultimi, c’è l’ingegnere Riccardo Baruzzi che ha lanciato una petizione su Change.org e che a ieri sera aveva raggiunto 400 adesioni. Baruzzi è convinto che la ’furia’ di abbattimento del Comune non abbia un sicuro fondamento giuridico e invita i capannisti a resistere. Secondo il quale non è vero che non è consentito l’uso privato del demanio marittimo ai fini del tempo libero.

Il punto della contesa è rappresentato dall’interpretazione della legge 494/1993. In particolare, l’articolo 1 dice che "La concessione dei beni demaniali marittimi può essere rilasciata, oltre che per servizi pubblici e per servizi e attività portuali e produttive" per la "gestione di strutture ricettive ed attività ricreative e sportive". Bisogna vedere se tra le attività ricreative e sportive vi è anche quella dell’utilizzo dei capanni. Per Baruzzi sì, e poi, spiega, "non si capisce il perché, se la norma era così chiara, tutte le concessioni per i capanni sono state rinnovate tra 1992 e 2000".

L’altro elemento su cui fa leva la posizione di Baruzzi, e di tutti quelli che superano la paura delle sanzioni e difendono i capanni, è che se il problema è il collocamento dei capanni nella Rete Natura 2000 anche gli stabilimenti balneari lo sono. E poi c’è un dato pratico: "i capanni – secondo Baruzzi - vengono accusati di distruggere le dune mentre, al contrario, le salvano. Di fatto dove non ci sono i capanni le dune sono state azzerate per far posto a ogni tipo di struttura e in primis i parcheggi dei bagni. Quindi i capanni rovinano le dune mentre i parcheggi no? È il contrario, con le dune migliori che sono quelle di Marina, proprio dove ci sono i capanni. E, poi, se in alcuni luoghi danno problemi, era sempre possibile chiedere di spostarli, non di abbatterli e basta".

La richiesta che fa Baruzzi è quella che il C omune blocchi l’ordinanza di demolizione e nel frattempo i capannisti blocchino le demolizioni. "Io peraltro – che utilizzo il capanno di mia suocera collocato a Marina di Ravenna tra il bagno Donna Rosa e il Lucciola – non saprei davvero come fare a smontarlo e dovrei accedere con un mezzo dalla spiaggia visto che nel retro c’è la duna altra oltre sei metri e un mezzo per il carico del legname non può arrivare". E poi il capanno, pur ’rovinato’ da un campo da calcio che di fatto rende pericoloso starsene seduti fuori, è un modo diverso di vivere la spiaggia e di fare socialità con altri capannisti. L’appello agli altri capannisti è di fermare le demolizioni e stare a vedere come la faccenda si sviluppa.