GIORGIO COSTA
Cronaca

Già rimossi i primi capanni: “Mi mancherà, si chiude un’epoca. Ma meglio evitare il contenzioso”

L’unica possibilità ora è il Tar, ma tanti preferiscono lasciar perdere: "Io ho deciso di chiuderla qui". L’assessore Costantini: "Un valore storico-testimoniale, ma non possiamo ignorare le norme"

Rimossi i primi capanni

Rimossi i primi capanni

Ravenna, 6 marzo 2024 – “Per me si chiude un’epoca e mi dispiace moltissimo, ma il rischio di pagare una multa di 10mila euro è troppo grande". Giancarlo Temporin ha già iniziato ad abbattere il suo capanno sulla duna di Punta Marina, tra il bagno Wave e il Vela, in una zona dove i capanni non ci possono proprio più stare; il suo vicino lo ha appena fatto e come lui tanti che non se la sentono di andare avanti con un contenzioso al termine del quale con ogni probabilità a vincerla saranno il Comune e la Capitaneria.

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Dopo l’ordinanza comunale di demolizione che si è abbattuta sui 74 capanni e l’obbligo di rimozione entro 90 giorni di quelli collocati illegittimamente in zone del demanio in cui vi è un divieto per vincoli ambientali, resta poco da fare, se non andare di fronte al Tar. Ma Temporin, e come lui è probabile tanti altri, non se la sente di affrontare un contezioso dall’esito incerto e dal costo sicuro.

"Abbiamo tempo fino al 30 aprile ma io – spiega – ho deciso di farla finita. Avevo comprato il diritto di utilizzo del capanno 11 anni fa per 2mila euro. Poi mi arrivò una sanzione di 8mila euro per irregolarità che il precedente proprietario aveva sanato. Alla fine ho vinto contro il Comune e non ho pagato la sanzione, ma la parcella dell’avvocato sì, e mi è costato 1.000 euro". I capanni, però, non venivano acquistati mediante atto notarile (non poteva accadere perché su un’area demaniale) ma passavano di mano tra privati con accordi sottoscritti in carta libera. Il capanno era un punto di riferimento per la famiglia.

"Lo utilizzavo con mia figlia, la nipote, fratelli e amici e ci portavamo qualcosa da mangiare e poi ci godevamo il fresco. Mi mancherà ma non ho voglia di continuare sulla strada del contenzioso giudiziario". Lo smontaggio è iniziato, ma ci vorrà qualche giorno per caricare tutto sul furgone e portare il legname in discarica. "Semmai contavo di rivenderlo per tirarci su il costo e le spese varie, ma almeno l’ho usato e me lo sono goduto", conclude amareggiato Temporin.

La posizione del Comune non cambia. "Siamo partiti – ricorda l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – dall’idea che i capanni storici del litorale siano un patrimonio culturale di valore storico-testimoniale, ma come abbiamo più volte detto è impossibile ignorare che ce ne sono alcuni collocati in zone del demanio con divieto per vincoli ambientali. Non è facoltà del Comune derogare alle norme".