
Pronti via, ed è caos. Così racconta i primi giorni di scuola un gruppo di genitori di alunni dell’istituto comprensivo Bassi, di Castel Bolognese. La scuola è da settimane nell’occhio del ciclone per la riduzione da quattro a tre del numero di classi della prima elementare. Sezioni che oggi ospitano ben più di 20 studenti: siamo quindi oltre la media provinciale e le raccomandazioni ministeriali, e addirittura varie unità al di sopra delle classi di istituti scolastici dove la sezione in più è invece stata approvata (è il caso di varie scuole situate nel comune di Ravenna).
Alle Bassi sono ospitate oggi classi del tempo pieno, classi del modulo e, tanto per non farsi mancare nulla, pure alcune classi delle scuole medie Pascoli, troppo numerose per trovare posto nelle relativamente piccole aule del loro istituto. "Con il risultato", fa notare un genitore, "che la campanella, non appena gli orari saranno entrati a regime, suonerà in sequenza in momenti diversi, qualche volta a distanza di appena pochi minuti, come avviene per l’uscita da scuola delle elementari e per quella delle medie".
Alla sede delle primarie Ginnasi non va meglio: "Qui una classe ha dovuto trovare posto nella palestra", proseguono i genitori. "Con il risultato che gli alunni della scuola sono costretti a fare educazione fisica alla sede delle scuole Bassi". La domanda che molti si pongono è se tutto questo non si sarebbe potuto evitare, e se in futuro la situazione migliorerà. A questo proposito alcuni genitori fanno notare un paradosso: "I bambini che oggi sono in prima elementare un giorno dovranno frequentare le medie. Alle Pascoli però è difficile pensare possano trovare posto classi numerose. È del resto una direzione opposta rispetto a quella indicata nell’era-Covid, come dimostrano le sezioni supplementari approvate in varie scuole del ravennate per fare sì che gli studenti possano essere 18 o 19 per classe. A Castel Bolognese invece le tre prime elementari giunte ieri al terzo giorno di scuola comprendono quasi 25 studenti. Una situazione che presumibilmente si protrarrà per i prossimi otto anni, per entrambi i cicli della primaria e delle medie".
Grida nel silenzio quelle dei genitori, che per tutta l’estate hanno tentato di mettere in guardia circa l’esplosività della situazione, in particolare sotto il profilo del rischio di contagio fra gli alunni,vista la situazione fra affollamento e necessità di muoversi da un edificio all’altro . "Quello che ci domandiamo è: tutto questo – fare lezione in palestra, spostarsi in un’altra sede per l’ora di educazione fisica, essere dislocati addirittura in un’altra scuola – diventerà la prassi? Perché se non si invertirà la rotta nel futuro prossimo le classi a Castel Bolognese torneranno ad essere meno affollate per il semplice fatto che i genitori iscriveranno i bambini direttamente a Faenza o a Imola. È questo il risultato che si vuole ottenere?".
Filippo Donati