
Valeria Monti, presidente della Circoscrizione di Voltana, e Rita Del Priore, sua vice
È finalizzata all’introduzione di "tecnologie innovative che ottimizzino il servizio ferroviario riducendo i disagi dei cittadini di Voltana" la petizione promossa da Valeria Monti, presidente della circoscrizione di Voltana-Chiesanuova-Ciribella. Il documento è indirizzato a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, società delle infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato), al ministro delle Infrastrutture e Trasporti e, per conoscenza, alla sindaca di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Elena Zannoni, nonché alla presidente della Provincia di Ravenna, Valentina Palli. Nel mirino ci sono i tempi di attesa, a volte addirittura di una decina di minuti, che da mesi si registrano ai due passaggi a livello presenti nella maggiore frazione lughese.
"Voltana – osserva la presidente Monti – è nata e cresciuta attorno alla ferrovia, sulla linea Ferrara-Ravenna, e valutiamo positivamente l’utilizzo del trasporto su ferro, sia dal punto di vista economico che ambientale. Per questo crediamo che l’utilizzo della ferrovia debba essere compatibile con le esigenze della comunità sul cui territorio insistono due passaggi a livello a raso: uno al chilometro 45.761 su via Fiumazzo nel centro del paese, l’altro su via Stradoncello Bentivoglio alle porte della frazione, nei pressi di Chiesanuova. L’aumento del traffico merci dal porto di Ravenna verso Ferrara, il nord Italia e l’Europa, negli ultimi anni ha comportato un considerevole incremento di traffico ferroviario che, in particolare nell’orario diurno, determina disagi a causa di tempi di attesa lunghissimi, con conseguente formazione di lunghe code di auto e autocarri".
Alla luce delle riflessioni, Valeria Monti sottolinea che le finalità della petizione sono quelle di ottenere "l’installazione di tecnologie innovative che, preservando gli standard di sicurezza, permettano una più attenta calibratura dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, al fine di ridurre al minimo il disagio dei cittadini e di tutti coloro che transitano nel paese. La richiesta è dettata non solo da motivi di sicurezza, visto che un mezzo di soccorso non può restare fermo dai 7 ai 10 minuti e in qualche caso addirittura anche un quarto d’ora quando transitano treni merci che arrivano da Ravenna, ma anche da esigenze ambientali e igienico-sanitarie, in questo caso per il fatto che la sosta prolungata di auto, camion e mezzi agricoli determina infatti un significativo inquinamento dell’area circostante, a ridosso (nel caso del passaggio a livello che attraversa la via Fiumazzo, ndr) di negozi e abitazioni".
Il documento si conclude con la richiesta alle Amministrazioni locali di "inoltrare la presente petizione e di farsi interpreti, nei confronti degli enti in indirizzo, del forte disagio della cittadinanza".
Luigi Scardovi