REDAZIONE RAVENNA

Col metal detector a caccia di oggetti smarriti

I volontari dell’associazione Sos aiutano chi perde qualcosa a cui si tiene, specialmente in spiaggia. "Trovati tanti anelli"

Basta poco. La crema solare che unge le dita, il contatto con l’acqua fredda che restringe i vasi sanguigni. E così, alla prima battuta di pallavolo in mare, con la palla volano via anche gli anelli. È un copione che ben conoscono i volontari dell’associazione Sos Metal Detector, composta da comuni cittadini che mettono i loro metal detector al servizio della collettività: e nel Ravennate sono una quarantina coloro che hanno dato disponibilità per fare ricerche in caso di oggetti smarriti. In questo mese di luglio sono stati una decina gli oggetti ritrovati, e non stupisce che la maggior parte delle richieste riguardi le spiagge e in particolare lo stesso mare Adriatico.

"Molte chiamate ci arrivano il lunedì e il martedì – raccontano Luciano Diletti e Sonia Pellegrini, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione – perché spesso gli oggetti vengono persi in mare nel weekend. La maggior parte degli interventi sono per fedi o anelli di fidanzamento che si perdono dentro l’acqua, e non è sempre semplice cercarli. Innanzitutto è di grande aiuto se l’utente ricorda con precisione dove si trovava. Poi servono metal detector particolari e il mare calmo. Di solito tanti se ne accorgono quando perdono qualcosa: spesso capita mentre giocano coi bambini o a palla, e vedono proprio l’anello sfilarsi e cadere in acqua. Ci è capitato anche di aiutare anche una ragazza che aveva perso ben tre anelli, che erano infilati tutti nello stesso dito: ne abbiamo recuperati due su tre".

Le nostre spiagge, rispetto ad altre zone d’Italia, hanno il vantaggio del fondale sabbioso: tra le rocce le cose si complicano. Tra gli interventi portati a termine con successo di recente c’è il recupero di due fedi in acqua nei nostri lidi, di cui una delle due ritrovata scavando per un metro nel fondale sabbioso. In un giardino privato è stato poi trovato un orecchino e sulle colline di Faenza un cellulare. Un altro recupero è stato effettuato in un parco pubblico a Ravenna, e si trattava sempre di una fede.

"Lì sono andati in due senza successo, la difficoltà nei parchi e che tendono a esserci piccoli rifiuti sparsi in giro che complicano la ricerca – aggiungono Diletti e Pellegrini – poi un terzo ha fatto un tentativo e ha trovato l’anello. Abbiamo volontari tenaci, che talvolta se ne hanno la possibilità tornano più volte sul posto a fare ricerche per vedere di ritrovare quanto è stato perduto. Ci sono molti pregiudizi contro le persone appassionate nella ricerca di oggetti col metal detector. Ma noi vogliamo essere utili alla società: collaboriamo anche con le forze di polizia, nella ricerca di oggetti o anche di persone scomparse e siamo gli unici che hanno un contratto con Inaf per la ricerca di meteoriti in Italia. Facciamo tutto questo non a scopo di lucro". Per rivolgersi all’associazione, in caso di oggetti scomparsi, è possibile consultare il sito www.sosmetaldetector.it oppure chiamare il numero 331 898 5097. Sara Servadei