Con gli ambasciatori "Accumulata l’acqua da tre fiumi Grazie degli aiuti"

Incontro con i rappresentanti di Belgio e Repubblica Slovacca. Dai due Paesi sono arrivate potenti pompe per il deflusso.

Con gli ambasciatori  "Accumulata l’acqua  da tre fiumi  Grazie degli aiuti"

Con gli ambasciatori "Accumulata l’acqua da tre fiumi Grazie degli aiuti"

Il simbolo del Comune di Conselice, con due pesci di valle affiancati, è stato per un paio di volte al centro dell’incontro che ha riunito la sindaca Paola Pula l’ambasciatore del Belgio in Italia, Pierre-Emmanuel De Bauw, e l’ambasciatrice della Repubblica Slovacca in Italia Karla Wursterova. Quasi un monito, quel simbolo, citato dalla sindaca per spiegare agli ospiti le origini del territorio un tempo paludoso e oggi trasformato quasi nell’emblema dell’alluvione con cui la popolazione sta ancora lottando. L’incontro a cui hanno partecipato anche il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa e il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale è stato voluto per ringraziare Belgio e Slovacchia per l’aiuto fornito. Grazie al meccanismo europeo di mobilitazione mosso dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, sono arrivati infatti a Conselice 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e una colonna mobile dal Belgio, attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici che hanno favorito il deflusso delle acque.

"La nostra problematica deriva dal fatto che siamo in un territorio basso – ha sottolineato Pula –. Un tempo qui c’erano le valli. L’opera dell’uomo le ha bonificate con opere idrauliche, attraverso l’arginatura dei fiumi e la creazione di un sistema di canali. Per questo Conselice ha raccolto in venti giorni l’acqua proveniente dalla rottura di tre fiumi che qui poi si è fermata". La città si è trasformata così in una sorta di grande catino, che in alcuni punti è ancora pieno. "Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato – ha sottolineato –. E ovviamente ai governi di Belgio e Slovacchia". Ai ringraziamenti della sindaca si è aggiunto quello di de Pascale che ha ricordato la vocazione europeista del territorio, sottolineando come questo gesto resterà scolpito nella memoria. "Quello che avete fatto – ha detto – i romagnoli non lo dimenticheranno mai". Da parte del prefetto un sentito ringraziamento al "meccanismo unionale di Protezione civile che esprime il senso della vera Europa". Entrambi gli ambasciatori in risposta hanno espresso le congratulazioni per il grande lavoro fatto e il cordoglio per le vittime causate dall’alluvione e per tutti i danni provocati alle famiglie. "Due anni fa quando il Belgio venne colpito da una terribile alluvione – ha ricordato l’ambasciatore belga – la prima risosta concreta venne dall’Italia. In Belgio vivono 300.000 italiani. Il nostro intervento è stato solo un piccolo gesto".

m.s.