Confesercenti, fusione fra Ravenna e Cesena

Matrimonio a 74 e 72 anni. Perché ha ragione la presidente nazionale Patrizia De Luise: il tempo giusto è questo. Così ieri pomeriggio, sul palco del Teatro Verdi, i vertici della Confesercenti Ravennate e di quella Cesenate hanno messo le firme sul documento che formalizza appunto la nascita di un unico organo, che riunisce due storiche associazioni di rappresentanza del mondo del commercio e dei pubblici esercizi: nasce così la Confesercenti d’Area Ravenna – Cesena, tenuta a battesimo da De Luise e alla presenza di varie autorità dei territori coinvolti, a partire dal sindaco di Cesena Enzo Lattuca. I numeri sciorinati dal direttore Graziano Gozi rendono l’idea: la storia è iniziata nel 1949 quando nacque l’Associazione dei Piccoli Commercianti ed Esercenti della Provincia di Ravenna con 18 soci. Due anni dopo, nel 1951, l’associazione dei piccoli commercianti aprì le porte anche a Cesena, contando su 31 affiliati.

Nel 1971 nacque la Confesercenti nazionale e da lì si è strutturata un’associazione di categoria che guarda alle nuove sfide del futuro, a partire da quelle rappresentate dal commercio online, con lo stesso spirito di sempre, quello di essere parte attiva del cambiamento. Esattamente come è successo in queste ore, con la ratifica del nuovo statuto.

Il nuovo organo conta dunque 3.326 soci e 206 dipendenti, il 76% dei quali sono donne.

E’ rilevante anche la quota di chi ha meno di 40 anni e che rappresenta un terzo dell’organico complessivo. I ricavi ammontano invece a 12.135.227 euro.

All’evento, moderato dal responsabile della redazione del Resto del Carlino di Cesena Emanuele Chesi, hanno partecipato la presidente della Confesercenti provinciale di Ravenna Manica Ciarapica, il presidente di quella cesenate Cesare Soldati e, come detto, la presidente nazionale Patrizia De Luise.

Si è parlato di prospettive, opportunità e criticità, partendo, purtroppo, dall’emergenza legata all’alluvione. Alla quale Confesercenti risponde mettendo sul piatto contributi per un milione di euro.

Luca Ravaglia