
Per le farmacie ravennati è un inverno inedito, senza le file tipiche di chi faceva incetta di farmaci antinfluenzali. "Sciroppi, spray nasali, aspirina, avevano un andamento che è crollato, non calato", allarga le braccia Pietro Gueltrini, titolare della Farmacia S. Biagio di via Maggiore. A dimostrazione che le misure di prevenzione funzionano: "Va detto alla gente che la mascherina è fondamentale e maggior prova di questa non c’è". Non sono solo le mancate code dovute a influenza e Covid a cambiare, e di molto, l’immagine e il ruolo delle farmacie in questi mesi. Gli esercizi del territorio si sono confrontati con compiti nuovi. "Ci hanno dato responsabilità che prima non avevamo e che ci siamo presi molto volentieri – sottolinea Gueltrini –. Si va sempre più verso una farmacia presidio sanitario sul territorio". E così le minori vendite nel comparto malattie stagionali contano poco. "Non mi interessano, abbiamo talmente tanto da fare che non importa. Sul fronte tamponi io sto aspettando il gazebo, conto di partire nella seconda metà del mese". Poi c’è la possibilità di distribuire i farmaci ospedalieri, che elimina una ragione di assembramento "ed è resa possibile dalla collaborazione con l’Ausl, le cooperative e le farmacie comunali". Insomma, la ’farmacia dei servizi’ è sempre più una realtà, "anche se purtroppo questo è successo per il Covid".
Altra novità di questi mesi è il boom della ricetta elettronica, che ora arriva direttamente online alla farmacia. Un grosso passo avanti, anche se qualche prudenza è d’obbligo: "Il rischio, che andrebbe valutato, è che la fascia anziana della popolazione si sia trovata e si stia trovando in difficoltà per accedere alla prescrizione", avverte Gabriele Taglioni della Comunale 8 in via Fiume abbandonato. Dall’altro lato della bilancia ci sono gli aspetti positivi: "Si è smaterializzato tutto e questo ha prodotto benefici per i pazienti, per la classe medica e per noi".
Anche Taglioni ha vissuto in prima persona il crollo delle richieste di farmaci contro l’influenza e delle prescrizioni di antibiotici: "Dobbiamo fare tesoro delle nuove regole che ci siamo dati per la pandemia, che hanno dato buoni risultati per le altre malattie". Ora, la prossima sfida è quella dei vaccini anti-Covid che entrambi i farmacisti accolgono con favore. "Non vedo come possiamo restare fuori se bisogna vaccinare milioni di persone", è la valutazione di Gueltrini. "Il nostro ruolo può essere quello di mettere a disposizione i locali e questo va sempre più nella direzione della farmacia dei servizi", chiosa Taglioni.
r.r.