
C’è chi annuncia la riapertura per sabato 19 giugno, chi ha già deciso per il 2 luglio. Ma come? Ecco l’interrogativo che ancora pervade i pensieri dei titolari di discoteche, fermi da 15 mesi per la pandemia. Primi a chiudere il 23 febbraio 2020, ultimi a ricominciare. "Le discoteche potranno ripartire dal 1° luglio, con green pass e protocolli di sicurezza differenziati per locali all’aperto e al chiuso" dice l’intesa raggiunta a Roma martedì sera dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa e il sindacato italiano dei locali da ballo. Nei prossimi giorni metteranno nero su bianco un protocollo da sottoporre al Comitato tecnico scientifico per la riapertura dei locali.
Sulla propria pagina Facebook, il Pineta di Milano Marittima annuncia l’apertura ufficiale della stagione per sabato 19 giugno. Il Matilda di Marina di Ravenna punta su venerdì 2 luglio e ai primi di luglio guarda anche il Bagno Lucciola per ripartire con l’evento ‘Ballo scalza’. Per ora, se anche si apre, non si balla. Alcuni stabilimenti balneari propongono serate con musica, come Finisterre, Hana B, Bbk. In attesa di sapere come regolarsi col ballo, spopolano i maxi schermi per seguire l’Italia agli Europei di calcio. Che si balli al chiuso o all’aperto si attendono relativi protocolli. Dal vertice al ministero della Salute sono state delineate alcune regole per tornare in ballare. A partire dall’ingresso solo con green pass, un certificato che attesti la vaccinazione, anche con la sola prima dose, 15 giorni prima; oppure un attestato di avvenuta guarigione non più vecchio di 6 mesi, o ancora un tampone anche rapido eseguito 36 ore prima. L’idea non piace molto ai gestori. Più stringenti le misure per le discoteche al chiuso, dove la capienza dovrebbe essere limitata in rapporto ai metri quadri di superficie. Niente mascherina per ballare (il distanziamento è giudicato ‘impossibile’) ma si dovrebbe indossare nelle fasi più affollate di ingresso o uscita, quando si è in fila al bar o al guardaroba. Previsto anche l’acquisto online dei biglietti, riservati ai soli possessori di uno dei tre attestati del green pass, e che saranno anche nominativi, per consentire l’eventuale tracciamento dei presenti in caso qualcuno risultasse positivo dopo la serata. Protocolli, comunque, complessi che richiederanno diversi giorni per essere messi a punto. Nel frattempo la discoteca Indie di Cervia ha messo a punto un diversivo. Sul prato davanti al locale verrà allestito, da domenica, il mercatino di quartiere.
Lo. Tazz.