REDAZIONE RAVENNA

Duemila avvisi sulla App del Comune

Tante segnalazioni arrivate a Faenza nel 2021 attraverso ‘Comuni-Chiamo’: da lampioni ko a siringhe in strada

Lampioni che non funzionano, buche pericolose nelle strade, una siringa per terra vicino a un cestino dei rifiuti. Sono numerose le segnalazioni documentate che quotidianamente i cittadini fanno pervenire agli uffici comunali, spesso indirizzando le comunicazioni agli assessori di competenza. Capita inoltre, a volte, che le segnalazioni si traducano in veri e propri reportage poi pubblicati dai cittadini sui social network. Niente di male se l’obiettivo, tra gli altri, consiste nel sensibilizzare la collettività su una buona pratica di civiltà da adottare. Per una rapida risoluzione delle varie problematiche, o perlomeno per informare gli uffici competenti un po’ più tempestivamente, c’è però una App che il Comune di Faenza ha adottato già dal 2015. Si chiama ‘Comuni-Chiamo’ e secondo Milena Barzaglia, assessore ai Lavori pubblici del Comune manfredo, "è ancora poco utilizzata, nonostante sia uno strumento velocissimo non solo per le segnalazioni e per le risposte, ma anche per intervenire più tempestivamente". L’applicazione e il relativo software gestionale "funzionano in maniera piuttosto intuitiva", come spiega Gilberto Cavallina, classe 1987, già professore dell’Alma Mater di Bologna e amministratore della ‘Comunichiamo Srl’, azienda emiliana che nel 2010 sotto forma di start up, ebbe l’intuizione di sviluppare la piattaforma. "L’idea nasce per esperienza personale – racconta Cavallina – dalle difficoltà riscontrate nel riportare celermente i problemi del territorio alle amministrazioni e viceversa nello snellimento delle procedure di intervento".

L’idea divenuta anche oggetto di tesi di laurea, fu quindi sviluppata e introdotta sul mercato. Il primo ad adottarla, dieci anni fa, fu Pieve di Cento, poi dopo qualche tempo aderirono anche altre unioni dei comuni, tra le quali quella della Romagna Faentina. Oggi la App serve oltre 100 Comuni (anche Ravenna, nda) perlopiù in Emilia Romagna e Lombardia, e a partire da una segnalazione vengono immediatamente messi in rete tra loro gli uffici comunali, i fornitori e gli erogatori dei differenti servizi. "La segnalazione può essere fatta dal cittadino o da uno sportello. Ci sono campi obbligatori come la tipologia del problema e la sottocategoria (buca, frana, incrocio pericoloso, nda), poi può essere inserita la posizione precisa anche attraverso il Gps del telefono e la documentazione fotografica".

Le percentuali di utilizzo sono aumentate notevolmente negli anni. Solo a Faenza nel 2021 la piattaforma ha registrato complessivamente 2.102 segnalazioni di problematiche legate alle più disparate tipologie: dal decoro urbano all’illuminazione, dalle strade ai rifiuti senza dimenticare animali e acqua. Tuttavia sono ancora molte le comunicazioni che giungono agli uffici tramite mail con tempi di risposta dilatati e tempi di intervento conseguentemente più lunghi. Con la App, invece, "si risparmierebbe in media il 30% del tempo per ogni intervento – conclude il fondatore di Comunichiamo – e in ogni caso c’è sempre un filtro umano che vaglia le segnalazioni".

Damiano Ventura