
Settimana con il picco di presenze per la città di Cervia, tra San Lorenzo e Ferragosto. Due ricorrenze festose che negli anni sono cambiate, insieme al turismo e agli eventi che le caratterizzano. Cristina Poni, responsabile dell’archivio storico comunale di Cervia, racconta alcuni passaggi curiosi del passato su come si trascorrevano le due giornate.
San Lorenzo e Ferragosto, due ricorrenze che scandiscono la stagione turistica. È sempre stato così per Cervia?
"Ovviamente è difficile dirlo. Per San Lorenzo abbiamo una testimonianza in archivio che risale almeno al 1813 che lo ricorda come festa a Castiglione di Cervia dove c’era un oratorio dedicato al santo. Intorno al 1870, però, a Cervia si comincia a pensare al turismo come una possibilità concreta per l’economia cittadina e San Lorenzo diventa da subito uno degli eventi principali; il più importante, come oggi, era il Ferragosto".
A San Lorenzo si portavano gli animali in acqua come segno di buon auspicio. Come si svolgeva questa usanza e fino a quando è stata mantenuta?
"La data fino alla quale è stata mantenuta questa usanza non è certa. Grazia Deledda, in un articolo del 1935, lo racconta come una cosa che non accadeva già più, ed è lei quella che fa un racconto più preciso sui sette bagni e sul fatto che si portavano appresso le cavalcature. Il bagno che vale per 7 valeva in primo luogo per le persone e per esteso anche per gli animali, soprattutto quelli da lavoro, dalla cui salute dipendeva anche il benessere della famiglia. In archivio non sono presenti regolamenti che citano l’usanza per vietarla o regolarla. Si può supporre che sia andata persa con la meccanizzazione del lavoro nelle campagne".
In quali anni San Lorenzo e Ferragosto sono diventate giornate legate al turismo?
"In un certo senso lo sono sempre state poiché, essendo celebrazioni dell’estate, sono strettamente collegate e allineate al suo sviluppo. Nell’Ottocento la stagione turistica era molto più corta, tanto da cominciare anche a metà luglio e San Lorenzo era il momento più significativo della stagione balneare. Posso supporre che Ferragosto sia diventato importante per noi solo con lo sviluppo del turismo di massa, quando l’affluenza dei villeggianti raggiungeva il suo picco".
E sui famosi fuochi d’artificio?
"Fin dall’Ottocento i fuochi d’artificio sono sempre stati parte essenziale e chiusura della festa, insieme alla tombola in piazza".
Nel 1800 cosa si faceva a San Lorenzo e Ferragosto a Cervia?
"Il programma era piuttosto consolidato. Lotteria, tombola oppure entrambe, in genere con lo scopo di raccogliere fondi per la beneficenza da destinare all’ospedale o per le doti delle ragazze figlie di salinari o per il ricovero degli anziani. Poi, ai fuochi d’artificio si sono aggiunti il concerto della banda e il ballo popolare negli stabilimenti balneari".
Ilaria Bedeschi