Frane a Casola Valsenio "Situazione ancora critica"

Il vicesindaco Nati: "Ci sono persone senza luce, acqua e gas". E alcune Provinciali sono aperte solo per i mezzi di soccorso.

Frane a Casola Valsenio  "Situazione ancora critica"

Frane a Casola Valsenio "Situazione ancora critica"

A una settimana dalla seconda e più distruttiva alluvione il vicesindaco di Casola Valsenio, Maurizio Nati, fa il punto sulla situazione delle frane, della viabilità e dei soccorsi che interessano gli 84 chilometri quadrati del territorio comunale, nella maggior parte collinare e montano. "Un territorio – spiega Nati – che oggi si trova con 90 km di strade interrotte, 120 persone isolate, alcune di esse senza luce, acqua o gas, oltre 230 segnalazioni di soccorso, più di 50 voli di elicottero dei vigili del fuoco e della polizia per recuperare persone isolate, più di 200 persone allontanate dalle case per sicurezza e con il 20% del territorio senza energia elettrica. Per il soccorso e gli interventi sul territorio sono al lavoro unità della Protezione civile del Veneto, dei vigili del fuoco di Reggio Emilia, il Genio dell’Esercito, i Gruppi del movimento terra di Milano, Brescia e Sondrio, il Gruppo Speleo Alpinistica Fluviale di Modena e Ferrara, il Servizio di Topografia Applicata al Soccorso di Ferrara, Siena e Modena, il Corpo Logistica di Pavia e il Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto di Belluno, Venezia e Verona che con i droni monitorano strade e frane, il Soccorso Alpino e i vigili del fuoco volontari di Casola. Presente anche una squadra della Lega Antivivisezione che ha collaborato ad allestire un canile per animali sfollati. Da contare anche operatori comunali e volontariato casolano: Carri Aps, Lega del suono buono, Misericordia, Proloco, Cittadinanza attiva, Auser, Comitato Gemellaggio, Creativi sopra la Media".

Che la situazione sia ancora molto critica lo testimoniava ieri il continuo andirivieni di elicotteri dei vigili del fuoco e dell’Aereonautica Militare per rifornire di viveri e medicinali le case isolate e di mangime gli allevamenti con punte di 300 quintali giornalieri. La frana più problematica per dimensioni blocca la Provinciale 306 due chilometri a monte del paese. Un ostacolo affrontabile sono con mezzi pesanti, all’opera da ieri. Rimangono ancora isolati dal paese una settantina di persone tra sfollati e residenti nel nucleo abitato di Baffadi, riforniti con elicotteri da Casola e dalla Protezione civile Misericordia di Palazzuolo di generi distribuiti sia ai presenti che a coloro che possono raggiungere il posto a piedi. "Per quanto riguarda la viabilità principale – prosegue Nati – la Provinciale che porta alla valle del Santerno, è stata ripulita fino al passo del Corso, ma transitabile solo con mezzi di soccorso. La Provinciale che collega le valli del Senio e della Sintria è chiusa, a parte per i mezzi di soccorso, fino al passo di Montalbano, messo peggio è il tratto verso Zattaglia. La Provinciale 306 tra Casola a Riolo è al momento aperta solo per i mezzi di soccorso, ma si sta lavorando per riaprirla in breve tempo al traffico normale".

Beppe Sangiorgi