REDAZIONE RAVENNA

"Fumate marijuana, non entrate". E scatta la rissa con i buttafuori

In cinque a processo per un violento scontro avvenuto nel 2022 presso una discoteca di Marina di Ravenna tra due addetti alla sicurezza del locale e tre giovani, tra cui una ragazza. Risarcimenti e querele ritirate

La discoteca Matilda di Marina di Ravenna

La discoteca Matilda di Marina di Ravenna

Ravenna, 16 maggio 2025 – Era la notte del 29 giugno 2022 quando, davanti alla discoteca Matilda di Marina di Ravenna, scoppiò una violenta rissa che oggi ha portato cinque persone sul banco degli imputati: tre giovani ravennati all’epoca poco più che ventenni – tra cui una ragazza – e due buttafuori del locale, un quarantenne serbo e un trentaquattrenne del Kosovo.

Come spesso accade in questi casi, le versioni dei fatti divergono radicalmente. I tre giovani si presentarono in caserma a Marina per sporgere denuncia, ma anche i due addetti alla sicurezza fecero altrettanto poco dopo. Da qui, un’inchiesta che ha coinvolto entrambi i fronti e che ha portato a un processo per rissa che si sta celebrando con rito abbreviato davanti al giudice Cristiano Coiro.

Secondo quanto raccontato dai ragazzi, quella sera volevano entrare in discoteca ma i buttafuori avrebbero sbarrato loro l’accesso senza fornire spiegazioni. Alla richiesta di parlare con un responsabile, uno dei due buttafuori avrebbe sferrato un pugno in pieno volto a uno dei ragazzi, fratturandogli il naso. Poco dopo, l’altro addetto alla sicurezza sarebbe intervenuto per trascinare lo stesso giovane in un vicolo, dove avrebbe continuato a picchiarlo con calci e pugni. Anche gli altri due amici – tra cui la ragazza – sarebbero stati coinvolti nella colluttazione.

I buttafuori, però, hanno offerto una versione opposta. Secondo loro, i tre erano stati visti in giornate precedenti fumare marijuana all’interno del locale e per questo non erano stati riammessi. A quel punto sarebbero stati i ragazzi ad aggredirli, prima con spintoni, poi con pugni: uno degli addetti sarebbe stato colpito al volto e uno dei giovani avrebbe cercato persino di colpirli con una pietra. Entrambi i buttafuori sostengono di aver ricevuto colpi alla testa e di essere stati vittime del pestaggio.

Nel frattempo, le querele reciproche sono cadute. Nell’udienza di ieri, tutte e cinque le parti hanno ritirato le denunce. I due buttafuori, assistiti dall’avvocato Filippo Bianchini, unitamente alla discoteca, hanno versato un risarcimento di circa 6.000 euro, in gran parte destinato al ragazzo che aveva subito la frattura al naso. Una scelta ritenuta dagli stessi imputati di mera opportunità processuale.

Nonostante la tregua raggiunta tra le parti, il reato di rissa – per il quale si procede d’ufficio – resta in piedi e sarà discusso nella prossima udienza, prevista per giugno. I tre giovani ravennati sono difesi dagli avvocati Maria Grazia Russo ed Enrico Passarelli, mentre i due buttafuori continueranno ad affrontare il processo assistiti dal legale Bianchini.

l. p.