
Il fungo velenoso (a destra) raccolto al parco e mangiato dall'uomo che ora rischia gravi danni al fegato
Ravenna, 7 novembre 2023 – Rischia seri danni al fegato l’uomo di 71 anni che venerdì ha ingerito un fungo velenoso raccolto nel parco ’John Lennon’ del quartiere Mattei. Silvio Cantori, micologo dell’Ausl Romagna, dopo aver ascoltato il racconto del paziente, un moldavo, ha individuato nell’area verde il fungo: si tratta della specie Lepiota brunneoincarnata, fra le circa trenta potenzialmente mortali.
Dottor Cantori, come è stato possibile che l’uomo abbia raccolto e ingerito un fungo così pericoloso?
"Ci ha raccontato di aver raccolto quella e altre specie per fare a una zuppa di funghi. Peccato che in mezzo a quelle commestibili ce ne fossero due tossiche, di cui una, la Brunneoincarnata, potenzialmente mortale, che immaginiamo abbiamo confuso con altre specie. Purtroppo c’è ancora chi crede nell’efficacia di alcuni test artigianali, quali fare assaggiare i funghi a un animale domestico, mescolarli all’aglio durante la cottura e verificare se questo cambia colore, o pensare che se un fungo presenta tracce della masticazione delle lumache sia commestibile. Dicerie che non hanno nulla di scientifico".
Bisogna insomma saper riconoscere i funghi.
"L’Ausl patrocina corsi con associazioni micologiche. Ma un corso di quattro serate, benché fornisca alcuni elementi utili, non infonde una conoscenza a 360 gradi sul mondo dei funghi. Le specie tossiche sono molte: Amanita phalloides, Entoloma lividum, e tante altre. Per questo è fondamentale rivolgersi agli sportelli micologici nei presidi dell’Ausl Romagna: a Ravenna siamo aperti il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 11, e su appuntamento anche in altre fasce orarie. A chi raccoglie funghi e vuole cibarsene in serenità consigliamo di rivolgersi a noi".
Quanti romagnoli ogni anno finiscono intossicati?
"Circa una trentina nelle annate di piogge regolari. Non tutti ingeriscono funghi velenosi: molti si rivelano allergici a specie commestibili, oppure non possiedono l’enzima per digerire gli zuccheri contenuti nei funghi, o ancora li consumano in cattivo stato di conservazione. I funghi vanno poi mangiati con moderazione, non lucullianamente. In anni recenti non abbiamo però registrato decessi". Che fare quando si avvertono sintomi di malessere dopo aver mangiato funghi?
"Le specie che presentano sintomi a un’ora dal pasto sono meno pericolose, non dando all’organismo il tempo di digerire le tossine. In questi casi il primo intervento al Pronto soccorso è la lavanda gastrica. Quelle che manifestano sintomi dopo molte ore – come nel caso recente – , possono avere conseguenze gravi, oltre che per il sistema gastrointestinale, anche per il sistema nervoso, ma in particolare per il fegato e i reni".