
La 22enne ravennate Ludovica Barbarito ha recitato nella serie tv Sky dedicata al gruppo ed è anche stata ospite al Guidarello giovani
Gli 883 hanno cambiato la vita a Ludovica Barbarito, la 22enne ravennate che, quando era una bambina si addormentava spesso sulle note di ‘Come mai’, canzone che suo padre ha dedicato alla madre nel giorno del matrimonio. Nata con la passione per la recitazione, ha debuttato proprio nella serie tv per Sky ‘Hanno ucciso l’uomo ragno. La leggendaria storia degli 883’, già diventata cult grazie all’enorme successo di pubblico e di critica. Con il suo sorriso travolgente, gli occhi vivaci e i capelli biondi ha reso indimenticabile il personaggio di Silvia, la musa di Max Pezzali. E proprio di questa fortunata esperienza d’esordio davanti alla macchina da presa ha raccontato alla cerimonia di premiazione del Guidarello giovani.
Ludovica, un debutto molto fortunato. Si aspettava di raggiungere in fretta una così grande popolarità?
"Un po’ come tutti i ragazzi del cast, sapevo di aver preso parte a un progetto di qualità per la produzione e per la regia di Sydney Sybilia, ma non immaginavo che la serie avrebbe incollato allo schermo così tante persone. Personalmente poi, essendo al debutto, mi trovavo sempre mille difetti rivedendomi".
Com’è stato calarsi nei panni di Silvia?
"Si tratta in realtà dell’unico ruolo inventato della serie che racchiude in sé una serie di figure femminili che Pezzali ha incontrato da ragazzo e che ha ben descritto nel suo libro ‘I cowboy non mollano mai’. Per cui abbiamo dovuto costruirlo da zero col regista e l’acting coach, partendo dal caos emotivo che le caratterizza, quello di un’adolescente che ancora non ha trovato un suo posto nel mondo e che cerca, in ogni modo, di dare un senso, una direzione alla sua vita".
Max ne finisce ammaliato. In molti hanno ipotizzato che Silvia fosse la Regina del Celebrità, nota discoteca di Pavia negli anni Novanta…
"Sì. E qui scatta un’altra coincidenza che ha dell’incredibile… Essendo cresciuta a Novara, vicino a Pavia, proprio negli anni in cui gli 883 stavano iniziando a sfondare, e avendo a lungo frequentato la famosa discoteca, mia madre mi ha sempre detto, e convinto, di essere proprio lei la Regina della Celebrità di cui Pezzali parla nella canzone. L’unica cosa certa è che nella serie Silvia sono io… e per me, mia madre, sarà sempre la Regina del Celebrità".
C’è un attore o un’attrice che ha sempre preso a modello?
"Paola Cortellesi è la mia stella più grande, senza dubbio. Però non mi sono ispirata a lei nel mio modo di recitare che ho cercato di costruire da sola, cercando di essere il più naturale possibile".
C’è qualcuno che invece deve ringraziare per gli insegnamenti?
"Dopo aver preso alcune lezioni di teatro a Roma dall’attrice, regista e autrice Maria Grazia Pompei, mi sono iscritta e diplomata all’Accademia Tam nel 2022. Oltre a entrare in contatto con l’indimenticabile Ivano Marescotti, sono stata molto seguita dal docente Cristiano Caldironi con cui ho mosso i primi passi da attrice in teatro ne ‘L’opera da tre soldi’ da lui diretta. Cristiano, che non è abituato ai complimenti gratuiti, mi ha sempre dato consigli mirati basandosi sull’attenta osservazione dei miei pregi e difetti e questo mi ha consentito di migliorarmi nel tempo".
Ma è vera la storia che ha rischiato di perdere i provini per la serie sugli 883?
"Sì, perché da quando avevo trovato un agente che mi seguisse, non controllavo più le mail e non mi ero accorta della risposta al mio video di presentazione. Mi ero candidata senza nessuna aspettativa. Dopo qualche mese, però, ho ricevuto una chiamata del casting director. Ho fatto quattro provini in maggio e ai primi di giugno sono stata scelta".
Com’è cambiata la sua vita dopo l’uscita della serie Sky?
"Mi fermano spesso per strada chiamandomi Silvia e chiedendomi un autografo e la cosa mi provoca non poco imbarazzo… Dal punto di vista lavorativo, se prima ero io a propormi alle produzioni, ora mi invitato ai provini. Al momento sto valutando alcuni progetti di cui però non posso dire nulla".
Roberta Bezzi