Cani maltrattati, in otto tra mosche e feci: a processo

Il padrone accusato di maltrattamento di animali dopo sopralluogo di Ausl e Commissariato alla sua abitazione a Massa Lombarda

I suoi otto cani tra mosche e feci: a processo

I suoi otto cani tra mosche e feci: a processo

Massa Lombarda (Ravenna), 26 marzo 2024 – Non era stato certo un bello spettacolo quello venuto fuori dal sopralluogo del 21 ottobre di due anni fa. In quell’abitazione di Massa Lombarda, i cani del resto non solo erano costretti a vivere tra le loro feci: ma erano anche magrissimi a causa della evidente carenza di cibo. Secondo l’accusa, maltrattamenti di animali costati il processo al loro padrone: un ultra-trentenne del posto difeso dall’avvocato Massimo Martini.

Il sopralluogo - compiuto dai veterinari dell’Ausl Romagna e dagli agenti del Commissariato di Lugo - era scattato proprio per verificare le condizioni di quelle bestiole. In totale otto giovani cani di grande taglia, sette meticci e un pastore tedesco, tutti dotati di microchip e nati tra il gennaio 2020 e il maggio 2022. In particolare cinque cuccioli erano nati il 12 di quel mese in seguito all’accoppiamento di due dei cani che si erano venuti a trovare in quell’abitazione. In origine il padrone aveva due femmine: ma poi aveva portato a casa un maschio e i suoi problemi di gestione delle bestiole si erano moltiplicati quasi esponenzialmente. L’uomo ha in buona sostanza sempre sostenuto di avere cercato di fare ciò che poteva per quelle bestiole pur a fronte di una scarsità di mezzi anche per se stesso. Ma quando le sue risorse personali si erano ulteriormente affievolite e quando anche l’associazione di volontariato che gli dava una mano, aveva interrotto il flusso, ecco che allora la situazione era precipitata.

Un quadro quest’ultimo attestato pure dal capo d’imputazione secondo cui la carenza di cibo e l’insufficiente benessere degli otto cani era riferibile "anche all’interruzione di fornitura gratuita di mangime e cure veterinarie da parte dell’associazione di volontariato". Il tutto aveva finito con il riverberarsi infine sulle condizioni igieniche con i cani costretti a vivere tra le loro feci non raccolte e con la conseguente infestazione da mosche. Nel complesso, secondo l’accusa, "comportamenti incompatibili con le caratteristiche etologiche" degli otto cani.

Prossima udienza a ottobre con una buona notizia tuttavia: per i cani in questione - sottoposti a sequestro preventivo e ora custoditi in canile a Bizzuno di Lugo - ieri mattina davanti al giudice Antonella Guidomei è stata depositata una richiesta di assegnazione.

a.col.