
La Società del Passatore, divisa in varie ‘Case’ territoriali, si costituì a Faenza nel 1969, sulla base del motto ’sol da dè e gnit da dmandè’, con l’obiettivo di tenere viva la tradizione romagnola nell’ambito culturale, benefico, del tempo libero, eno-gastronomico (il vino in primo luogo) e sportivo. Fra i tradizionali riti, quello dell’imposizione del cappello del Passatore ai nuovi soci onorari. Nella foto (novembre del 1974) Alteo Dolcini impone il cappello al compositore faentino Guido Bianchi, già all’epoca emigrato a Verona. A sinistra l’instancabile e notissimo azdor Pietro Crementi.
A cura di Carlo Raggi