Il Tar riapre la sala slot Ma non finisce qui

Accolto il ricorso di una ditta che gestisce un’attività in viale Randi. L’ultima parola, però, la pronuncerà il Consiglio di Stato a ottobre

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Il tira e molla è iniziato anni fa, e va avanti tra sentenze e provvedimenti. E questo capitolo della storia della sala slot di viale Randi 47, gestita dalla Cinquemilauno srl, è destinato a non essere l’ultimo.

Nei giorni scorsi infatti il Tar dell’Emilia-Romagna ha sospeso il decreto con cui la questura aveva revocato la licenza alla sala, consentendole di riaprire. É l’ultimo atto di una vicenda iniziata anni fa, con la delibera regionale del 2017, adottata poi nel 2018 dal Comune di Ravenna, con cui si sanciva che sale gioco, sale scommesse e macchinette per il gioco d’azzardo non possono trovarsi a meno di 500 metri da luoghi considerati ’sensibili’ quali scuole, luoghi di aggregazione giovanili e di culto. E così la sala slot di viale Randi 47 si era vista recapitare un provvedimento con cui il Comune le chiedeva di chiudere e casomai di spostarsi altrove, vista la vicinanza dell’istituto comprensivo Randi. La cinquemilauno srl aveva risposto con un ricorso al Tar, che aveva però perso: il tribunale amministrativo regionale circa un anno fa aveva infatti ribadito le ragioni del Comune, asserendo che la deliberazione sui luoghi sensibili è attuativa della "disciplina regionale della lotta alle ludopatie", e aggiungendo che l’interesse rappresentato dalla legge è "di rango superiore a quello del privato all’esercizio dell’attività di gioco". La ditta aveva così fatto ricorso al Consiglio di Stato, e tuttora si attende la sentenza: il Consiglio di Stato ha chiesto una perizia tecnica al Politecnico di Milano, il cui risultato arriverà entro il mese di luglio. La sentenza è prevista per il prossimo 20 ottobre.

Nel frattempo la sala slot ora potrà riaprire. Quest’anno infatti la Cinquemilauno srl ha promosso un altro ricorso davanti al Tar contro l’atto di annullamento della licenza dalla questura di Ravenna, che era intervenuta in seguito alla mancata chiusura della sala slot dopo i provvedimenti del Comune. Ricorso che in questo caso ha vinto, ottenendo nuovamente la licenza e la possibilità di operare. Almeno per qualche mese, perché tutto è legato alla sentenza di ottobre: il Tar ha infatti sospeso l’atto della questura in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci. Difatti la questione verrà riesaminata a marzo 2023, alla luce della nuova sentenza.

La cinquemilauno srl non ha intenzione di arrendersi e ora potrà ripartire. Il Comune, dal canto proprio, spera che il Consiglio di Stato ribadirà la necessità di chiudere la sala slot: "Da parte mia e dall’amministrazione c’è una condanna ferma e già ribadita al gioco d’azzardo – commenta l’assessora allo Sviluppo economico Annagiulia Randi –. e anche il gioco lecito e permesso deve essere regolamentato e rispettoso delle norme".

Sara Servadei