DAMIANO VENTURA
Cronaca

Il treno di Dante quest’anno non ripartirà

Sono infatti ancora troppe, a detta degli organizzatori, le incertezze che aleggiano sulla linea

Il treno di Dante quest’anno non ripartirà

Sarà molto difficile, se non addirittura impossibile, rivedere sui binari il Treno di Dante nel 2024. Sono infatti ancora troppe, a detta degli organizzatori, le incertezze che aleggiano sulla linea ferroviaria faentina, nonostante l’imminente annuncio della riapertura della tratta Firenze-Faenza che dovrebbe essere comunicata a giorni. "Il progetto del Treno di Dante - spiega Davide Missiroli -, è al momento fermo perchè non ci sono le condizioni oggettive per ripartire. Quando abbiamo parlato con Ferrovie ci hanno comunicato che la linea sarebbe stata riaperta ma con la clausola, in caso di allerta, di bloccare la tratta con un giorno di preavviso". Rimettere in moto la macchina organizzativa con quel che ne consegue in termini di coinvolgimento degli operatori, delle strutture alberghiere, delle guide, e del marketing mirato alla vendita di pacchetti, e con il rischio poi, alla prima allerta di dover annullare le corse "sarebbe un boomerang per tutti - prosegue Missiroli -. Anche perchè parliamo di un prodotto turistico innovativo, un’operazione che sul territorio non si vedeva da molti anni. Un prodotto che nonostante sia partito durante il periodo covid aveva iniziato a produrre degli ottimi risultati Lo scorso anno per esempio abbiamo dovuto rimborsare tutte le quote già pagate, e avevamo il treno pieno". Per non parlare degli investimenti che l’organizzazione ha approntato in questi anni: "E’ stato realizzato un software per la gestione delle prenotazioni e la vendita dei pacchetti. Ma c’erano anche una sessantina di operatori contrattualizzati, alberghi, guide turistiche, esperienze, vendita di prodotti tipici. E poi avevamo come clienti circa un centinaio di agenzie, e rapporti con tour operator esteri che programmano di sei mesi in sei mesi o addirittura di anno in anno". Ammesso che quindi le condizioni della linea ferroviaria fossero differenti già oggi "per rimettere in moto la macchina organizzativa, ricontrattualizzare tutti e iniziare con le campagne di promozione - sottolinea Missiroli -, servirebbero comunque diversi mesi. E visto che il prodotto funziona e ha i numeri, non vale la pena rischiarlo. Crediamo quindi che sia opportuno attendere il momento giusto e quando ci saranno le condizioni strutturali per ripartire ci siederemo nuovamente al tavolo con Regione, Fondazione Fs, comuni e tutti i soggetti interessati".

Inaugurato nel 2020, complessivamente nel 2021 erano state oltre 3200 le presenze totalizzate dal Treno di Dante. Numeri che nel 2022 erano raddoppiati: circa 7000 passeggeri trasportati, 1000 pacchetti escursioni giornaliere venduti, oltre 350 pacchetti turistici su più giorni e 260 operatori coinvolti di cui 13 musei, 3 società di promo-commercializzazione dei territori (IF – Imola Faenza Tourism Company, Ravenna Incoming, Mugel Travel), pro loco e comuni della tratta, 16 ristoranti, 25 hotel, 64 tra tour operator e agenti di viaggi di ben 13 regioni italiane. Ingenti erano stati anche gli investimenti per il progetto che la tremenda alluvione di maggio ha, per il momento, spazzato via.