
I dati della polizia locale: unica voce rilevante quella di chi lascia l’auto in posti non consentiti. Il vicesindaco: "Verifichiamo il rispetto delle regole anche da parte degli stabilimenti".
Nessuna sanzione per il fumo, nessuna per atti contrari alla pubblica decenza. Soltanto due per cani in spiaggia con modalità diverse rispetto a quelle previste dalle ordinanze comunali, altre due per abusivismo (una dicitura che comprende anche il mancato rispetto delle regole da parte dei bagnini, oltre che la vendita di oggetti e cibo da parte di ambulanti non autorizzati) e 50 per i parcheggi. Queste le multe staccate dalla polizia locale in spiaggia nella prima parte dell’estate, dati aggiornati a metà luglio: non stupisce che a farla da padrona siano sempre i parcheggi selvaggi, dati i pochi posti disponibili nei weekend sui nostri lidi che talvolta inducono qualche automobilista a lasciare l’auto in punti non consentiti. Tra questi, ovviamente, ci sono due pesi e due misure: se il mezzo si trova in un’area demaniale, infatti, la multa fa riferimento al Codice della navigazione e costa al malcapitato 200 euro. I classici divieti di sosta, invece, hanno un importo di 41 euro.
Rispetto alle estati passate, in cui si è discusso molto di abusivismo e di cani in spiaggia, salta all’occhio il calo drastico delle sanzioni. "Il lavoro fatto in passato ha pagato, questi sono i frutti – dice il vicesindaco con delega alla Polizia locale Eugenio Fusignani –. Questo non significa che smetteremo di controllare, anzi. E in ogni caso le sanzioni sono poche perché essendoci molti controlli c’è anche attenzione al rispetto delle regole da parte dei cittadini. In estate l’attenzione è massima sui lidi ovviamente, con una presenza massiva di tutto il sistema dell’ordine e della sicurezza pubblica, agenti della polizia locale compresi: questo conferma che le poche sanzioni sono dovute al sempre maggiore rispetto delle regole".
Fusignani spiega poi che i controlli avvengono anche negli stabilimenti balneari, per verificare che si attengano alle regole: "Uno dei nostri compiti è garantire una concorrenza sana nell’attività di impresa, che aumenta la qualità dell’offerta turistica determinante per i flussi economici e occupazionali".
Sara Servadei