REDAZIONE RAVENNA

"Insegno a gestire l’aggressività Post Covid più tensioni in famiglia"

’Dalla rabbia alla gentilezza’ è il libro della psicologa Tisselli: "Il mio metodo sta funzionando in classi scolastiche ’difficili’"

Suggerisce un’educazione ai sentimenti e alle emozioni il libro della psicologa, pedagogista e psicoterapeuta ravennate Giancarla Tisselli, intitolato ‘Dalla rabbia alla gentilezza’ (Mimesis), pensato per genitori, educatori, insegnanti e psicologhi. Lo scopo è offrire un aiuto per migliorare i rapporti interpersonali e sostituire i comportamenti aggressivi con modalità efficaci di espressione dei propri bisogni e vissuti emotivi, con empatia e gentilezza. Perché alla violenza c’è sempre un’alternativa.

Tisselli, come ha maturato l’idea del libro?

"Nel contesto della violenza nei confronti delle donne, di cui mi occupo da anni. Decisiva è stata la formazione, grazie alla Regione Emilia Romagna, con psicologici norvegesi della scuola ‘Alternative to violence’ che propone tecniche efficaci per aiutare gli uomini maltrattanti a diventare più gentili".

Il passo successivo è stato quello di adattare il metodo al contesto scolastico...

"Esatto. Ho subito pensato ai bulli, ad esempio: anche loro possono essere rieducati. Così, su invito del Comune e dell’Ufficio scolastico provinciale, ho fatto consulenza in classi ’difficili’. Visto che la sperimentazione ha dato buoni frutti, ho poi formato le maestre delle scuole primarie e alcune pedagogiste".

Come si può passare dalla rabbia alla gentilezza?

"Con quattro semplici passaggi. Il primo prevede l’ascolto della rabbia, il secondo la scoperta del sentimento che si nasconde dietro, il terzo l’individuazione del bisogno da colmare e il quarto il chiedere in modo gentile".

Stimolare l’empatia funziona bene con i bambini, soprattutto con i più piccoli. Con gli adulti è più complicato?

"Sì, perché sono più radicati alcuni pregiudizi patriarcali difficili da sradicare: quelli secondo cui con la forza si può ottenere tutto. E la forza, si sa, è da sempre associata al genere maschile. Cercare di mettere sullo stesso piano i valori dell’accoglienza, dell’amore e dell’ascolto, più femminili, è alla base di una filosofia paritaria".

Otto anni fa, lei ha fondato ‘Psicologia urbana creativa’, che ha messo a punto il metodo ‘Io mi sento’, insegnato nei corsi rivolti alla popolazione.

"Gestire l’aggressività e la conflittualità è importante in qualsiasi contesto: in famiglia, come a scuola, sul lavoro e nella vita sociale. Il primo passo consiste nel capire che il ‘sentito’ conta come e più del ‘pensato’, che l’equilibrio e l’armonia sono da privilegiare alla sfida. Chi si identifica troppo con le proprie ’logiche’ tende a irrigidirsi e a pensare di avere sempre ragione".

Il Covid ha contribuito ad aumentare la rabbia?

"Purtroppo sì. Nel primo lockdown si era riscoperta la voglia di stare e fare qualcosa insieme a casa. Dopo, invece, le limitazioni hanno abbassato l’umore delle persone".

Roberta Bezzi