
Gli inquirenti stanno verificando la versione del quindicenne
Carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima al lavoro per ricostruire un possibile abuso sessuale verificatosi l’altro ieri in un hotel a Lido di Savio. Le verifiche - coordinate dal pm Francesco Coco - sono scattate dalle parole di un 15enne in vacanza sul litorale assieme ai genitori. Formalmente sul caso non è partita nessuna denuncia: ma il fascicolo è stato aperto d’ufficio dato che la possibile vittima è minorenne.
Per capire cosa esattamente abbia detto il ragazzo, gli inquirenti hanno ascoltato pure una dipendente dell’hotel. In buona sostanza secondo quanto emerso finora, il giovane potrebbe avere riferito di un adescamento da parte di un individuo poco più che maggiorenne e di un conseguente abuso sessuale. Condizionale d’obbligo visto che in questo caso la differenza semantica può giocare un ruolo decisivo nel destino del fascicolo. In Italia l’età del consenso ad avere rapporti è infatti di 14 anni e si giunge a 16 qualora il rapporto coinvolga una persona che abbia funzioni di insegnante, educatore o ruoli affini. Se cioè c’è stata accondiscendenza, non si prefigura nel nostro caso alcun reato. Mentre se c’è stata coercizione, si procederà per violenza sessuale aggravata dalla minore età del diretto interessato.
Al di là di questo caso, secondo l’ultimo report del ministero degli Interni, il fenomeno delle violenze e degli abusi sui minori è un problema complesso, caratterizzato da una pluralità di sfaccettature, per affrontare il quale sono necessari un esame accurato e un approccio complessivo, che prendano le mosse da un’effettiva conoscenza del fenomeno, nelle sue dimensioni e nelle sue tendenze evolutive.
Il fenomeno - prosegue il report - desta particolare allarme sociale: non solo per la giovane e giovanissima età delle vittime coinvolte, ma anche per le possibilità e gravi conseguenze che derivano da tali forme di violenza, che potrebbe intaccare lo sviluppo psico-fisico delle vittime, portandole un giorno a essere adulti fragili e insicuri. Recenti approfondimenti hanno confermato gli ulteriori rischi insiti nell’esplorazione del mondo virtuale dove è possibile rinvenire fenomeni che possono rappresentare un pericolo per i minori con nuove dinamiche.