FILIPPO DONATI
Cronaca

"La scelta di Fd’I: trovare un nome in extremis e mandarlo al massacro"

Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna, autore del colpo da biliardo con cui il Carroccio è uscito dall’angolo...

Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna, autore del colpo da biliardo con cui il Carroccio è uscito dall’angolo...

Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna, autore del colpo da biliardo con cui il Carroccio è uscito dall’angolo...

Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega Romagna, autore del colpo da biliardo con cui il Carroccio è uscito dall’angolo puntando sul veterano Alvaro Ancisi per le amministrative, non usa mezzi termini nello squadernare davanti a Fratelli d’Italia lo spettro che il loro temporeggiare sta facendo materializzare all’orizzonte.

Morrone, il riferimento al 65% con cui venne confermato il sindaco dem di Cesena Enzo Lattuca, è corretto?

"La direzione presa da Fratelli d’Italia pare essere quella: presentare un candidato all’ultimo giorno di utile di campagna elettorale per poi guardarlo andare al massacro contro qualcuno che alle spalle ha una macchina di consenso enorme, come Barattoni. Credo che FdI sconti in Romagna il limite di non avere una struttura di amministratori pubblici attrezzati, intendo sindaci, assessori e consiglieri comunali. È la prima forza del Paese ma con una classe dirigente che, almeno in questa regione, è in fieri, deve ancora costruire rapporti e fare esperienza. I dirigenti locali del partito si trovano in difficoltà a fare scelte oculate. Le ultime amministrative a Cesena sarebbero da studiare come ‘caso’ da non ripetere".

Eppure anche all’interno della Lega qualche ingranaggio sembra avere bisogno di una messa a punto, non le pare? Rolando continua a ribadire che la sua candidata è Veronica Verlicchi...

"La Lega è una forza politica strutturata, con percorsi decisionali che ogni militante conosce. Prima si discute, poi i dirigenti prendono le decisioni e se ne assumono le responsabilità. Rolando, pur non avendo incarichi dirigenziali, ha assunto una posizione autonoma sostenendo la candidatura di Veronica Verlicchi, de La Pigna, senza alcun confronto con la sezione locale della Lega, che infatti non l’ha presa bene, né con la segreteria regionale. Altro grave passo quello di mettere in mezzo il segretario federale Matteo Salvini: Rolando avrebbe potuto fare un dignitoso passo indietro".

Proprio Salvini ha avuto gli occhi addosso dei romagnoli per il patto con de Pascale sui trasporti, in cui però mancano certezze per la statale Ravegnana e per la ferrovia Castel Bolognese-Ravenna-Rimini. Rimedierà?

"Il ministro Salvini ha mostrato grandi aperture e disponibilità nei confronti della Romagna, a fronte della constatazione che negli anni è stata penalizzata, anche per una prolungata disattenzione da parte della Regione. Nella consapevolezza che tutto non si può fare, durante l’incontro con de Pascale al ministero si è parlato di alcune priorità: penso al potenziamento ferroviario, ai lavori sull’Adriatica, allo sviluppo del porto di Ravenna e al coordinamento tra gli aeroporti. Ora resta da vedere come si muoverà la Regione".

Il piano della Regione contro gli effetti della crisi climatica l’ha convinta?

"De Pascale è ancora un’incognita: per ora assistiamo ai soliti grandi annunci seguiti da scarsa concretezza: le decisioni assunte sono tutte nel segno della continuità, in particolare in Romagna, nonostante in campagna elettorale avesse ad esempio riconosciuto i limiti della sanità regionale e avesse garantito una decisa accelerazione sull’innovazione".

f.d.