Libera scelta del nome sul registro Lega: "Preoccupante fuga in avanti"

"Non sono state varate norme". Critiche dai consiglieri regionali alla scelta del preside Dradi all’Artistico per "il benessere psicologico legato alla questione di genere". Contrario anche il movimento Pro Vita

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La scelta del liceo artistico Nervi Severini di proporre il riconoscimento delle ’carriere alias’ ha fatto molto discutere in città. Con la modifica al regolamento della scuola, che verrà votata nel prossimo Consiglio d’istituto, da settembre i ragazzi che non si riconoscono nel genere indicato sulla loro carta d’identità potranno fare richiesta di essere chiamati su tutti i documenti non ufficiali della scuola (incluso il registro elettronico) col nome e il genere che a loro giudizio meglio rispecchia la loro identità. Il preside Gianluca Dradi si è fatto promotore dell’iniziativa assieme alla presidente del Consiglio d’istituto Elisabetta Trovisi: "La ’carriera alias’ – spiega – è un accordo tra scuola, studente e famiglia (nel caso di studente minorenne), per favorire il benessere psicologico della persona". La novità, annunciata nella giornata internazionale contro l’omotransfobia, porta con sé anche la creazione nella scuola di bagni e spogliatoi ’gender neutral’.

L’iniziativa non è piaciuta alla Lega, che ha annunciato un’interrogazione alla giunta regionale sul tema. I consiglieri regionali Andrea Liverani e Matteo Montanari (che è anche referente del dipartimento ’Famiglia e valori identitari’ della Lega in Romagna), il capogruppo Lega Ravenna Gianfilippo Nicola Rolando e il segretario comunale Lega Ravenna Luca Cacciatore definiscono le carriere alias "una preoccupante fuga in avanti" e scrivono che si basa "sulla mera base dell’autopercezione, esattamente come proclamato dall’ideologia gender, per cui uno non sarebbe più maschio o femmina sulla base del proprio dato naturale, ma ciò che si sente di essere al momento", aggiungendo che "paradossalmente attraverso questa deriva un maschio che ’si sente donna’, attraverso la carriera alias, potrebbe utilizzare a scuola bagni e spogliatoi femminili".

Gli esponenti della Lega annunciano un’interrogazione regionale alla giunta Bonaccini per chiedere "se ritiene che l’attivazione delle carriere alias sia legittima o meno, in quanto non contemplata dalle normative vigenti e se al tempo stesso ritiene opportuno, seguendo l’esempio del sottosegretario Sasso, richiamare al rispetto delle leggi vigenti i soggetti coinvolti". Il riferimento è alla posizione del sottosegretario leghista all’Istruzione Rossano Sasso "che ha ritenuto opportuno porre un richiamo istituzionale – proseguono i leghisti – invitando alla prudenza e al rispetto delle normative vigenti per tutte le scuole, che non sono autorizzate a modificare i dati anagrafici degli studenti", aggiungendo che "non sono mai state emanante linee guida specifiche relative all’attivazione della carriera alias, né sono state varate norme che regolano l’ipotetica possibilità". In un’altra nota congiunta del segretario di sezione Lega Ravenna Luca Cacciatore e del referente provinciale Lega Ravenna Lorenzo Zandoli si legge che il tema delle carriere alias sarà "materia di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione". I due leghisti inoltre scrivono che "tutto questo serve alla martellante propaganda ideologica di aree politiche della sinistra che non si fermano neppure di fronte ai bambini e agli adolescenti pur di veder trionfare le loro battaglie minoritarie, accusando di oscurantismo chi si oppone".

Infine il referente territoriale Pro Vita & Famiglia Simone Ortolani invece chiede al preside Dradi di ritirare la proposta perché "mette a repentaglio la crescita, l’educazione e la salute psicofisica degli adolescenti".